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Si è insediata la commissione speciale per la legalità a Pinerolo. Puca presidente

24/07/2012 16:02

Per brevità viene chiamata “commissione antimafia”. In realtà la dicitura esatta è “commissione speciale di promozione della legalità e di contrasto ai fenomeni mafiosi”. Si è insediata simbolicamente proprio il giorno della ricorrenza della strage di via d’Amelio (avvenuta il 19 luglio 1992), in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta. E’ proprio ricordando il loro sacrificio che si sono aperti i lavori a seguito della prima convocazione, avvenuta nella sala di rappresentanza del Comune, alla presenza del Procuratore della Repubblica dott. Ciro Santoriello, dei comandanti delle Forze dell’Ordine del pinerolese, di una delegazione dell’associazione Libera e del pubblico. “La commissione” spiega il neo eletto presidente Massimiliano Puca, già noto per aver comandato con il grado di capitano la compagnia Carabinieri del pinerolese, “ha lo scopo di analizzare a fondo i fenomeni criminali nel nostro territorio, per formulare delle proposte in grado di prevenire l’infiltrazione della criminalità all’interno dell’amministrazione locale”. La commissione speciale nasce infatti dall’allarme sociale procurato dall’operazione “Minotauro” dei Carabinieri di Torino, che ha scoperchiato una fitta rete di legami ed interessi tra la ‘ndrangheta calabrese e diverse amministrazioni locali piemontesi. In seguito a tale operazione, conclusasi con più di un centinaio di arresti, sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa i consigli comunali di Rivarolo e Leinì. La commissione, la cui nascita è stata deliberata all’unanimità da tutto il consiglio comunale, avrà durata un anno. Al termine dello stesso, concluderà i propri lavori con un’ approfondita relazione che sarà presentata al consiglio comunale e alla cittadinanza. Nessun appartenente alla commissione percepirà emolumenti o gettoni di presenza. Al momento, nella nostra provincia solamente il capoluogo si è dotato di una commissione analoga.

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