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ANPAS PREMIA I VOLONTARI INTERVENUTI IN EMILIA

08/04/2013 22:49

Il 6 aprile, data della ricorrenza del terremoto avvenuto quattro anni fa all’Aquila, è la giornata scelta dall’Anpas per ringraziare gli oltre 400 volontari di protezione civile, provenienti da 37 diverse associazioni di pubblica assistenza piemontesi, intervenuti in un’altra grave emergenza di protezione civile, il sisma del 2012 in Emilia Romagna.

 Anpas Comitato regionale del Piemonte, nella cerimonia di premiazione che si è svolta al Cinema Sala Borsi di Ceva (Cn), ha consegnato gli attestati di benemerenza ai volontari che hanno prestato servizio nei campi nazionali Anpas di piazzale Andrea Costa a Mirandola e quello di Novi di Modena, che hanno ospitato complessivamente circa 1.100 sfollati, nonché di quelli della Regione Piemonte allestiti a San Giacomo Roncole di Mirandola.

Anpas Piemonte ha inoltre operato nei diversi campi con la propria Struttura protetta per l'infanzia e ha inviato in Emilia attrezzature, moduli di primo intervento sanitario e le unità cinofile da soccorso delle Pubbliche Assistenze utilizzate in attività ludiche e di intrattenimento per i bambini.

 Vicinanza fisica ed emotiva, i sorrisi e il cambio di ruolo con l’altro è quanto emerge dai ricordi e dai racconti dei volontari dopo l’esperienza in Emilia, e prima ancora in Abruzzo, e ai quali è andato il riconoscimento dell’Anpas.

Infatti, proprio l’empatia è alla base dei rapporti che si instaurano tra coloro che sono presenti in un campo di protezione civile in seguito a un’emergenza. Il volontario che percepisce la paura di rientrare in casa dopo un terremoto, anche se dichiarata sicura e agibile dalle autorità competenti e viceversa la persona che ha perso, a causa del sisma, i punti di riferimento e che comprende e fa proprie le motivazioni che spingono a partire alla volta di una tendopoli per rendersi utili e prendere in carico, per una settimana, il tempo di un turno, le necessità di chi ha bisogno.

 A premiare i volontari il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli alla presenza del sindaco di Ceva, Alfredo Vizio, del componente della Direzione nazionale Anpas, Luciano Dematteis, del responsabile nazionale Protezione civile Anpas, Carmine Lizza e del responsabile Sala operativa nazionale di Protezione civile Anpas, Marco Lumello.

 Il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli nel ringraziare i volontari intervenuti in Emilia ha ricordato inoltre la presenza dell’Anpas durante l’emergenza terremoto del 2009 in Abruzzo: «Grazie per essere stati all'Aquila – ha detto Bonizzoli – grazie per essere stati in Emilia, grazie per l'impegno, la dedizione, i sorrisi che avete donato a chi in quei giorni era così in difficoltà».

Riguardo la “CoorCuneoSafety-Anpas 2013 il Presidente Anpas Piemonte ha dichiarato: «La formazione e le esercitazioni sono sicuramente gli strumenti fondamentali per non farsi trovare impreparati nel momento dell'emergenza. Grazie quindi anche a tutti i volontari oggi impegnati nell'organizzazione e nella partecipazione della simulazione di maxi emergenza nel cuneese».

 

Il ringraziamento ai volontari è avvenuto in occasione di un altro importante evento: l’esercitazione di maxi emergenza di protezione civile e soccorso sanitario “CoorCuneoSafety-Anpas 2013”, in programma dal 5 al 7 aprile in simultanea a Ceva e Clavesana.

La maxi esercitazione organizzata dal Coordinamento provinciale di Cuneo delle Pubbliche Assistenze Anpas in collaborazione con il Coordinamento Provinciale Volontari Protezione Civile Cuneo e diverse altre associazioni del territorio ha visto impegnati oltre 500 volontari e circa 50 “feriti da soccorrere” i quali, per rendere più realistici gli scenari, sono stati professionalmente truccati dagli esperti del settore formazione di Anpas Piemonte.

Simulati eventi catastrofici che hanno richiesto da parte di Anpas un imponente dispiegamento di forze: oltre 130 volontari soccorritori, 24 autoambulanze e una decina di automezzi di protezione civile, unità cinofile da soccorso, attrezzature e tende pneumatiche per l’allestimento di un ospedale da campo. Queste esercitazioni consentono di fare un’utile formazione ai volontari in quanto si mettono alla prova i tempi di reazione e di intervento, le comunicazioni radio, le procedure di protezione civile e le tecniche di soccorso.

 I lavori sono iniziati venerdì sera con la simulazione, in notturna, dell’esondazione del fiume Tanaro. Si è rievocata la disastrosa alluvione avvenuta nel 1994 e i danni causati da frane e crolli di ponti.

Mentre questa mattina i volontari di protezione civile e del soccorso sanitario si sono trovati di fronte allo scenario di un forte evento sismico con crolli di abitazioni e persone disperse sotto le macerie.

Inoltre, sono state utilizzate tecnologie del progetto “Mirror” realizzato da aziende e università europee per migliorare i dispositivi di supporto agli interventi di soccorso.

La maxi esercitazione si è conclusa il 7 aprile con la messa in scena, nelle piazze centrali di Ceva e Clavesana, di un grave incidente automobilistico. I soccorritori hanno simulato l’estrazione dei feriti dalle autovetture coinvolte, immobilizzare fratture e trattare lesioni e traumi.

 

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