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Solo chiacchiere per risolvere i problemi. Pinerolo e il pinerolese dimenticati dai politici.

25/05/2013 16:41

Dopo la chiusura dellaCamera di Commercio a Pinerolo. Peccato che a Susa, Rivoli e Ivrea no. E che dire degli ospedali? Salvo quello di Susa e potenziato Rivoli. Che succede a Pinerolo? Politici locali dove siete? La fuga dal pinerolese.

 I politici, i vertici della politica piemontese (in particolare il PD) si lamentano del fatto che da Roma, dal governo centrale, nessuno ha candidato uomini di partito locali per occupare postinelle stanze del potere. A dire il vero nessuno si era accorto che prima c’era qualche politico “piemontese”, (PDL compreso) e per essere più preciso “pinerolese”, che da Roma avesse operato, realmente e concretamente, per l’interesse della nostra terra. Riconosciamo ladifesa del Nizza Cavalleria con l’on. Merlo e sen. Malan e ancora il salvataggio del Museo Nazionale di cavalleria sostenuto sempre dall’on. Giorgio Merlo. L’esempio più eclatante, però,del distacco dei “nostri politici locali” a operare per l’interesse del nostro territorio, (portando risultati oggettivi e non parole...) lo si può riassumere con esempi reali semplicissimi. Tra questi ricordiamo che anche l’ufficio della Camera di Commercio ha abbandonato Pinerolo.  Un’altra realtà che lascia la città. Peccato che a Susa, Rivoli e a Ivrea, la Camera di Commercio mantiene aperti i suoi uffici. E’ pur vero che se, per esempio, le strade di Pinerolo hanno i buchi, la colpa non è di Roma... dei suoi parlamentari. Comunque sia ci sono elementi che ci fanno pensare. La città di Susa ha salvato, addirittura, il suo ospedale, Rivoli ha potenziato la struttura ospedaliera e a Ivrea il Tribunale continuerà a mantenere la sua presenza nel territorio. E i nostri ospedali, il Tribunale? La storia già la conosciamo…Qualcosa mi sfugge. Per quali ragioni a Susa, Rivoli e Ivrea non viene “tolto” nulla, anzi vengono rafforzate le realtà locali? Davvero il pinerolese è il fesso della situazione? Però, però, un ragionamento serio lo dobbiamo fare e per farlo dobbiamo essere chiari, anzi, chiarissimi. La verità di quanto di negativo avviene a Pinerolo, e nel pinerolese, è semplice; paghiamo l’incapacità dei nostri politici locali, dei nostri sindaci. Il declino del nostro territorio parte da lontano, quando si cominciò a lasciar andar via (e lo ripeto per l’ennesima volta) l’Accademia Militare di Veterinaria e che, sulla scia, si portò dietro, ovviamente, anche la Scuola di Mascalcia. Per chi non lo sapesse Pinerolo è (era?) famosa nel mondo mica per il Panettone Galup (che pure è ben conosciuto) o per il campanile del Duomo (che anche questo non risulta ultimato…) bensì per i militari, per la cavalleria, per il Nizza Cavalleria (che presto, così sembra, lascerà Pinerolo). I militari sono stati una straordinaria fonte di reddito e hanno incrementato l’economia locale in tutti i settori. Peccato che per i “sofisticatidemagoghi”, politici di mezza calzetta, i militari disturbano, pertanto si diede vita, a suo tempo, alle proteste concortei (come avvenne negli anni ’70), per cacciare i soldati da Pinerolo. Detto e fatto.  Siccome ai pinerolesi demagoghi piace fare harakiri (peccato che lo fanno sulla pancia di noi cittadini…) negli anni ’80 i nostri soliti politici imbevuti di ideologie superate e antiquate, cominciarono la lotta politica per dire no all’autostrada Torino Pinerolo, che, badate bene, era già stata finanziata dall’alloraGoverno romano. Ma il PCI, con il consigliere provinciale di Pinerolo, disse no all’autostrada, un no sostenuto anche dalla potente associazione“Coltivatori Diretti” (DC) e dal giornale locale che titolava in prima pagina “La terra è di Dio non dell’ATIVA”. Come fini? Niente autostrada e sviluppo del territorio bloccato. E la conferma di tale danno lo si è anche appurato quanto la città di Pinerolo si inventò l’area industriale in località “Porporata”. Ricordo che, all’epoca, mi giunse notizia, che molte importanti imprenditorinon si collocarono in quell’area per mancanza di una “seria” rete viaria…! L’attuale area  industriale della “Porporata”? Fatevi un giro e vedrete che ci sono uffici e attività che con l’industria o artigianato non ci “azzeccano” proprionulla…! Per la cronaca l’autostrada vide finalmente la luce grazie allo straordinario impegno dell’avvocato Agnelli che riuscì a far iniziare i lavori che si bloccarono, però, a None. L’autostrada vide finalmente la conclusione grazie alle Olimpiadi 2006, voluta dal Governo romano, sotto la spinta della Giunta Regionale guidata da Ghigo. I “nostri” hanno beneficiato di scelte altrui perché altrimenti a Pinerolo, Pragelato e Torre Pellice le Olimpiadi invernali le avremmo viste solo in televisione…e non avremmo goduto delle infrastrutture realizzate, autostrada compresa. Ed ecco una prima conclusione: ma i nostri parlamentari pinerolesi, Lucio Malan e Giorgio Merlo,cosa hanno fatto, concretamente,in quasi due decenni a Roma? Malan venne eletto per la prima volta nel 1994 e attualmente è senatore in carica in forza con il PDL mentre Giorgio Merlo venne eletto deputato nel 1996 con un filotto fino all’ultima legislatura finita con Monti Presidente del Consiglio. Ebbene i casi sono due: o i nostri politici si sono dimenticati del nostro territorio godendo del fatto che non avevano interesse ad impegnarsi potendo beneficiare della porcata del “Porcellum” (che garantisce l’elezione certain collegi elettorali sicuri grazie alla posizione nella lista), oppure hanno un peso politico e una considerazione in quel mondo politico romano pari a zero.  Insomma, mentre i restanti parlamentari italiani, rappresentantidi un territorio, si sono tutti spesi per beneficiare la propria realtà locale, i nostri, invece hanno ubbidito a forze politiche che vedono Pinerolo e il pinerolese come un foruncolo fastidioso da schiacciare. Non parliamo poi dei sindaci di Pinerolo e delle relative giunte che si sono succedute nel corso degli ultimi trent’anni. Ogni tanto spuntava qualche protesta sterile, patetica, di facciata. Mai, però,hanno inciso profondamente per salvare le realtà pinerolesi. Purtroppo ènoto che gli ospedali di Pomaretto e Torre Pellice, lasceranno il territorio così come ben sappiamo del ridimensionamento dell’Ospedale di Pinerolo. I “nostri” politici, sindaci compresi,hanno protestato, e sempre in ritardo, nello stesso modo in cuisi protesta per una buca nel marciapiede. Che tristezza. Risultati? Zero! Per la situazione degli ospedali pinerolesi i nostri sindaci hanno effettuato delle sfilate/protestaper far vedere ai pinerolesiquanto sono bravi a protestare. La protesta vera, quella con le palle,non la si deve fare in “casa” ma a Torino, a Roma. Bisogna sfondare le porte dei palazzi della politica torinese e romana.Bisogna scendere in strada in quelle città non a Pinerolo. Tanto vale protestare davanti allo specchio. Ma quanto valgono i nostri politici? Che peso hanno nel far valere le proprie legittime istanze? Ahimè: non se li fila nessuno. Quando a Roma o a Torino sentono parlare delle proteste di Pinerolo rispondono: “Pinerolo? Chi”?  Oggi a Roma sono presenti il sen. Malan(PDL) e Zanoni (PD). Cambierà qualche cosa per il bene di noi cittadini per il nostro territorio? Per noi non cambierà nulla, per loro sì grazie ai lauti stipendi e benefit vari...! Cari cittadini la rivoluzione la dobbiamo fare noi, cittadini incazzati, cominciando a protestare proprio contro i nostri governantilocali, sindaci, parlamentari, di qualunque colore e schieramento politico appartengano.  Concludo. Per restare in tema ricordo che Pinerolo sta rischiando, fortemente rischiando, di perdere anche il comando Compagnia Carabinieri di Pinerolo. Già, dimenticavo, sono militari anche loro, come quelli presenti negli anni ’70/80... Insomma, sono da cacciare via! Nella foto uno scorcio panoramico di Pinerolo

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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