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Protesta dei "Forconi": sapete per cosa manifestate?

09/12/2013 21:28

Devo ammettere che venerdì scorso, quando ho saputo della cosiddetta “Protesta dei Forconi”, ho provato una certa soddisfazione. “Finalmente qualcosa comincia a muoversi” ho pensato. In un Paese in cui tutto ristagna da troppo tempo, una protesta congiunta mi è parsa una boccata d'aria fresca, soprattutto dopo gli ultimi scandalosi eventi politici.

Purtroppo però, il risveglio è stato piuttosto brusco quando, questa mattina, ho letto il programma dei manifestanti (http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2013/11/9-dicembre-il-perche-della-mobilitazione-nazionale.html). Nel paragrafo “COSA VOGLIAMO”, si legge: “Che l'attuale classe politica, presidente della repubblica compreso, istituzioni infiltrate dai partiti ladroni, si dimettano ed abbandonino le posizioni.”

E fino qui, a parte qualche scelta lessicale discutibile, tutto legittimo, che si sia d'accordo o meno. La riga dopo, però, recita: “Da quel momento vi sarà un periodo transitorio in cui lo stato sarà guidato da una commissione retta dalle forze dell'ordine trascorso il quale si procederà a nuove votazioni.”

Commissione retta dalle forze dell'ordine? E perché? Insomma, distruggiamo definitivamente la nostra già pallida e gravemente malata democrazia. Le forze dell'ordine hanno compiti ben precisi e definiti all'interno della Repubblica, che non ne prevedono il governo. Quindi, visto che i manifestanti dichiarano di protestare anche per difendere la Costituzione (“La nostra Costituzione viene disattesa proprio da chi ne dovrebbe essere garante.”), magari non stravolgerla completamente sarebbe gradito e sensato. Senza contare che la storia ci ricorda molto bene a cosa portano i governi retti dai militari.

Il cambiamento di questo Paese, che deve esserci, non può comunque uscire dai binari della legalità e dai principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale. Vedere decine e decine di persone che fanno il saluto romano e vanno in giro vestiti di nero, nel contesto di una protesta che si prefigge una giunta militare di transizione come obiettivo, evoca spettri del passato che tutti speravamo sepolti da decenni.

La domanda ora più urgente è: quanti manifestanti hanno letto il programma? E quanti lo hanno capito? Pochi, spero; e temo. Ci dimentichiamo troppo spesso una cosa, forse per sbadataggine, forse per convenienza: i politici che sono al potere da decenni li abbiamo votati noi cittadini. Finché non saranno gli Italiani a cambiare, ad istruirsi ed informarsi correttamente, saremo sempre in balia del domatore di folle di turno.

(In foto: manifestanti che oggi hanno bloccato via Saluzzo, a Pinerolo)

 

Simone Sindoni

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