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Omicidio Bruno: svanisce la pista di un pregiudicato in carcere. Pendolari del crimine?

13/08/2014 17:48

Vedi i video. su www.vocepinerolese.it .

Pubblichiamo questa notizia con tutte le cautele del caso; però, il nostro mestiere di giornalista, ci impone di dare informazioni, (dopo doverose verifiche) seppur, in questo caso, con molte difficoltà. Da Torino giunge una notizia che potrebbe riguardare l’omicidio di Giovanni Bruno, il barista ucciso a Pinerolo nel mese di giugno del 2013.  L’uomo fu ucciso a colpi di pistola da due uomini intenzionati a fare una rapina nella sala “Slot  machine” in corso Torino. Bruno reagì e i due banditi gli spararono più colpi di pistola: di certo più proiettili lo colpirono sul fianco e nel petto. (Vedi il video: http://www.vocepinerolese.it/video/2013-06-05/filmato-ucciso-barista-pin... ). I due banditi fuggirono a bordo di una Peugeot grigia, ritrovata poi, macchiata di sangue (quello di Bruno dirà la scientifica) a poche centinaia di metri dal luogo del delitto. Nei primi giorni di febbraio, un uomo, è stato arrestato a Torino, per una rapina che, in ogni caso, non ha nulla a che vedere con l’omicidio Bruno.  Tuttavia, su quest’uomo, i carabinieri ci hanno lavorato, anche se, ripetiamo, l’uomo non è collegato direttamente con la rapina/omicidio di Pinerolo, però... con la criminalità sì.  Potrebbe conoscere gli autori della rapina? L’uomo, seppur “seguito con attenzione” su questo argomento, glissa... Perchè, allora, questo interesse da parte degli investigatori? Sta di fatto che le indagini, a parte questo episodio, non hanno portato nessun elemento utile per risalire agli autori dell’omicidio. Nemmeno i RIS, intervenuti “con calma” sulla scena del delitto, (luogo “super inquinato” da terzi) sono riusciti a trovare tracce o elementi utili alle indagini. Le impronte digitali trovate sull’auto usata dai rapinatori conducono al... proprietario della Peugeot rubata. Dei banditi, nella macchina, non è stata trovata nessuna traccia organica. Di certo sono rapinatori professionisti e l’uso dei guanti durante la rapina e durante la guida dell’auto rubata, dimostra l’accortezza delinquenziale...  Dopo la rapina costata la vita a Giovanni Bruno i rapinatori non hanno più compiuto colpi nel nostro territorio, e si pensa che gli stessi siano anche gli autori della rapina avvenuta pochi mesi prima sempre nel locale di Bruno e poi a Moncalieri e Orbassano. Non sono dei rapinatori incensurati e, forse, nemmeno piemontesi. Pendolari del crimine?  Si trovano all’estero o in meridione, forse in Calabria? Già, perché durante il corso delle indagini era “stata seguita” una pista calabrese. Comunque sia nessun elemento valido, al momento, per individuare gli assassini. Resterà un omicidio senza colpevoli? A più di un anno di distanza direi di sì. Solo il caso potrà consegnare alla giustizia i colpevoli. Purtroppo resterà un delitto impunito. Nella foto la scena del delitto Bruno e nel riquadro la vittima Giovanni Bruno

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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