Toro, Cairo: “Cerci voleva andare via, Amauri diventera’ il beniamino dei tifosi”
di Antonio Chiera
E’ finita poco fa, presso la Sala Conferenze dello Stadio Olimpico la presentazione del rinnovo della sponsorizzazione con il principale Finanziatore del Torino. Beretta.
Si è parlato del prodotto Beretta e della crescita di tutto il movimento che ruota intorno al marchio che il Torino porta in giro per l’Italia e da quest’anno anche in Europa.
Il primo a prendere la parola è stato il commendator Vittore Beretta:
"Ci siamo visti due anni fa quando è iniziata la sponsorizzazione. Quel giorno mi sono anche commosso. Oggi sono contento perché in questi due anni le cose sono andate bene. Grazie al cielo anche come azienda il trend è positivo. In un momento difficile noi siamo in controtendenza. Proseguiamo nella crescita e questo ci rende felici. Il Torino in Europa per noi significa un maggiore appeal anche in Italia perché si parla molto di più dei granata anche tra i confini nazionali. In più il Toro ha mandato due campioni in Europa: e questo ha fatto parlare di Torino e Beretta anche in altri Paesi."
La parola poi subito al Presidente Cairo:
"L'azienda Beretta era vicina al Toro già prima che arrivassi io, fin dai tempi di Pianelli. Il rinnovo è avvenuto per un altro anno e riguarderà tutte le competizioni della stagione 2014-'15.”
Si è parlato poi per quanto riguarda il calciomercato conclusosi ieri sera, al presidente Cairo viene chiesto di dare dei voti a questa campagna acquisti:
“Voti al calciomercato non ne voglio dare, sarà il campo ad esprimere giudizi. L'obiettivo di quest'anno? Per scaramanzia preferisco non dire nulla. L'inizio è stato positivo. Siamo approdati ai gironi di Europa League e domenica abbiamo disputato un ottima partita contro l'Inter.”
Poi è toccato alla parte economica della Società:
“In queste due stagioni abbiamo fatto un investimento complessivo di 17 milioni in quella passata e di oltre 22 in quella attuale. A fronte di 39 milioni circa di uscite c'è stato un incasso di 42: dunque lo sbilancio positivo è di circa 2,6 milioni. Abbiamo in squadra una decina di giovani di prospettiva, alcuni dei quali non li abbiamo ancora visti. Accanto a loro ci sono calciatori esperti che possono esser loro di grande aiuto. In tutto questo abbiamo anche prodotto dei buoni giovani del vivaio: ci sono 11 calciatori in prestito ad altre Società per crescere.”
Dei giocatori arrivati chi sarà la sorpresa: “ Secondo me ce ne sono molti. Ma io preferisco parlare di squadra e non di singoli.”
Poi come naturale che si è parlato dell’ultimo arrivato Amauri:
“E' un giocatore che si adatta molto bene alle caratteristiche richieste dal nostro mister. Nelle ultime due stagioni ha segnato 10 gol all'anno. Ha molta voglia di mettersi a disposizione e sono convinto che potrà fare bene con la maglia granata.Abbiamo visto una disponibilità da parte di Amauri per venire a Torino. Tanta voglia di mettersi in mostra.Diventerà il beniamino dei tifosi”.
Capitolo Cerci: “Il Milan non ha mai concretizzato un’offerta, con Galliani ci siamo visti diverse volte ma di concreto nulla. Unica offerta è stata quella di domenica mattina dell’Atletico. L’offerta è stata concretizzata nella giornata stessa. Prima, mai abbiamo ricevuto un’offerta per iscritto. Non è mai decollata prima nessuna trattativa. L’offerta è arrivata anche perché c’è stato l’interesse el’aiuto di un fondo da parte degli spagnoli ma qui io non voglio entrarci. E comunque c’era anche un interessamento e desiderio del giocatore di andare via. “
Rispetto all’anno scorso quanto è più forte la squadra oggi:
“Questo lo dirà il campo posso avere un’idea ma preferisco non dirla. Lasciamolo dire al campo. E’ un mercato di 14 innesti nuovi, l’ultimo di ieri è la conclusione di tutto questo.Amauri è stato un giocatore voluto anche dal Mister. Il Mercato va visto globalmente. Ventura poi mi ha chiesto di avere una squadra già il giorno del ritiro e noi per quel giorno abbiamo consegnato la squadra. Quello di ieri e la chiusura di un mercato ripeto globale.Preferisco parlare di squadra. In questo anni ho imparato che è meglio parlare della squadra e non dei singoli. Abbiamo giocatori potenzialmente forti. L’anno scorso vi ricordate cosa dicevate di Immobile.? Poi ha fatto quello che nessuno si aspettava. Quello che conta oggi, è la squadra che sta uscendo. E’ una squadra compatta. “
Con il tesoretto rimasto pensa di intervenire nel mercato di Gennaio:
“Gennaio diciamo che noi non aspettiamo il mercato. Abbiamo i nostri osservatori in Europa in America che si muovono per vedere giocatori interessanti per noi. Vedremo”
Cosa ci dice a proposito della trattativa Giovinco visto che ieri si è parlato di un interesse di Lazio, Torno e Monaco: “non parlo di giocatori che non sono del Toro.