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In archivio la pratica Malmoe: a Torino con l’Atletico basta un punto per accedere agli ottavi

27/11/2014 11:54

La Juventus ha tenuto fede agli impegni presi alla vigilia del match: le reti di Llorente e Tevez chiudono il capitolo svedese di questo girone di Champions per i bianconeri. L’Atletico ci mette del suo, fermando con quattro gol l’Olympiakos, ora costretto a rincorrere la seconda posizione.

Ha avuto ragione Allegri: non solo nella scelta del modulo, che consente ai cardiopatici tifosi della Signora di non dover sperimentare troppe emozioni negative quando la palla rotola dalle parti di Buffon e compagni, ma anche nella scelta degli attaccanti. La premiata coppia, Llorente – Tevez, mette i sigilli a questa difficile trasferta europea: non tanto per il tasso tecnico del Malmoe, compagine di tutto rispetto ma non al livello della Juve, quanto per le condizioni climatiche e per la qualità del terreno di gioco, assolutamente proibitiva in tema di precisione e di gioco palla a terra. Llorente conferma di essere pronto a sfruttare ogni minima occasione per mettere la sfera in rete: al 4’ della ripresa viene imbeccato da una palla invitante fornita da Marchisio, si invola verso la porta avversaria e si concede pure di mettere a sedere il portiere della squadra svedese con un dribbling, prima di depositare il pallone il rete. È il premio per un primo tempo giocato con insistenza e determinazione, senza però trovare la via del gol e per lunghi tratti condizionato dall’iniziale opacità della squadra bianconera. Le occasioni del Malmoe sono rare, quasi mai pericolose. Meglio i guizzi della Juve, soprattutto l’azione di Lichtsteiner che si inventa una discesa sulla fascia destra degna di Usain Bolt, con relativo cross al centro e botta violenta di Vidal che fa venire i bollori alle mani del portiere svedese Olsen. Il numero uno del Malmoe rischia di essere il migliore in campo: con un pizzico di fortuna mette in angolo un’azione targata Pirlo – Marchisio, destinata alla rete avversaria sul finire della prima frazione di gioco.

Dopo il vantaggio dello spagnolo, ci pensa Tevez a chiudere la partita. Dopo la sostituzione di Llorente con Morata (capace di buttare una palla sopra la traversa a porta sguarnita e a distanza zero dalla porta), all’88° minuto è proprio il giovane Alvaro a recuperare un pallone (quasi certamente in modo falloso) e girarlo a Pogba, che imbecca l’Apache a tu per tu con il portiere: il pallone viene calciato con una strana traiettoria che sembra indirizzata a fondocampo e invece rotola in porta. Le proteste degli svedesi inducono il direttore di gara ad espellere Johansson e ad ammonire altri giocatori svedesi, ma la sostanza della partita è già decisa. Juventus vincente e altri tre punti da mettersi presto alle spalle.

Il girone vede l’Atletico a 12 punti, la Juventus a 9, l’Olympiakos a 6 e il Malmoe a 3. Il punteggio ci dice soltanto che l’Atletico ha già conquistato gli ottavi, ma tutto il resto può ancora essere deciso. La Juventus, infatti, necessita di un solo punto per qualificarsi agli ottavi, ma un’eventuale vittoria con due gol di scarto della Signora sui colchoneros di Simeone regalerebbe il primo posto del girone. Sembra crederci davvero il tecnico Allegri, che punta al vertice per evitare le corazzate europee, ovvero le teste di serie degli altri gironi (Bayern e Real su tutte). Va detto per inciso che l’Olympiakos, in caso di vittoria e di contestuale sconfitta della Juve, passerebbe agli ottavi e regalerebbe ai bianconeri la beffa di dover giocare l’Europa League. Non sarà facile per i greci, però: già sconfitti in trasferta dal Malmoe, in casa affronteranno gli svedesi che, in caso di vittoria, possono ancora sperare di giocare l’Europa League e saranno determinati a conseguire questo importante traguardo. Il futuro, insomma, è ancora tutto da scrivere.

Gabriele Piardi

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