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Asilo Nido Serena. Botta e risposta tra assessore Clement e un genitore. Pinerolo

26/02/2015 15:24

 

 

 

leggo su un giornale locale i riferimenti alla mia persona riguardo alla problematica in oggetto e ritengo opportuno svolgere alcune brevi, ma doverose, considerazioni.

Innanzitutto, Ella riferisce che l’intervento del sottoscritto nella vicenda che ci occupa sarebbe stato determinato dal “… solo scopo di salvare il nido frequentato dalla figlia, la sua lettera non ha influito sulla nostra scelta … abbiamo risposto alla richiesta di quaranta famiglie che ci hanno illustrato i loro problemi, mostrando la nostra disponibilità a cambiare idea, come avevamo dichiarato sin dall’inizio”.

Ora, innanzitutto ritengo ingeneroso e di piccolo cabotaggio il suo intervento nei miei confronti e, me lo consenta, un po’ gretta – devo dire, però, che da Lei me l’aspettavo, l’allusione ad un interesse esclusivamente personale al mantenimento della struttura in oggetto (mi consola, tuttavia, di aver interloquito, altresì, con altri esponenti della Sua maggioranza che, con toni per quanto severi e serrati, hanno manifestato una maggior lungimiranza sul tema).

E questo perché, pur essendo ineludibile che la chiusura del Nido Serena avrebbe determinato notevoli disagi anche alla famiglia del sottoscritto, le motivazioni del mio intervento erano, come Lei ben sa, decisamente di più ampio respiro, fondate su ragioni di tutela di servizi essenziali per la vita della nostra comunità, condivise sia con i genitori dei bambini frequentanti la struttura sia con le operatrici operanti nella stessa.

Prendo atto che la mia lettera non abbia “… influito sulla nostra (vostra, n.d.r.) scelta …”, tuttavia Le rammento che nella mia lettera avevo evidenziato chiaramente la circostanza a mente della quale la Vostra opzione determinava notevoli disagi ai genitori dei bimbi frequentanti la struttura, nonché la necessità di dare continuità didattica agli attuali utenti: e mi pare che la determinazione di mantenere, seppur temporaneamente, aperto il nido abbia tenuto conto di tale mia considerazione, contrariamente a quanto da Lei affermato.

Lei dice che avete risposto alla richiesta di quaranta famiglie che Vi hanno illustrato i loro problemi.

Beh, Le ricordo che all’incontro pubblico con le famiglie dell’11/02 u.s. era presente anche il sottoscritto; che il sottoscritto fa parte di quelle “… quaranta famiglie …” a cui Ella dice di avere dato risposta; che al predetto incontro il sottoscritto ha richiesto, tra le altre cose, in via minimale, il mantenimento dell’apertura del nido almeno sino alla fine dell’attuale percorso didattico intrapreso da tutti i bimbi, e non solo dalla propria figlia, attualmente frequentanti la struttura: richiesta parzialmente accolta.

Tutto ciò per evidenziare che, in fondo, le mia parole non sono propriamente state inascoltate, come Lei erroneamente afferma.

Sul fatto, poi, che Ella abbia “… mostrato la nostra (Sua, n.d.r.) disponibilità a cambiare idea, come avevamo dichiarato sin dall’inizio …”, non vi è un granché da argomentare. Ricordo io, ricordano i genitori e la stampa presenti che in occasione dell’incontro dell’11/02 u.s. la Sua risposta era stata di netta chiusura, senza se e senza ma: l’asilo Nido Serena sarebbe stato chiuso già dal prossimo anno.

Ha poi dimenticato di dire alla stampa che, immediatamente dopo il revirement della Giunta Comunale tanto atteso, il sottoscritto ha immediatamente provveduto a manifestare, anche a mezzo stampa, la propria soddisfazione in merito alle determinazioni assunte dalla Giunta Comunale evidenziando, tuttavia, che questo è solo “un primo passo, importante in quanto sicuramente impegnativo, per la realizzazione di quel risultato, che auspico, volto al mantenimento, anche per gli anni successivi, di questo presidio così importante per le famiglie pinerolesi. Non nascondo che, anche in futuro, la Delegazione locale dell'Unione Nazionale dei Consumatori non esiterà ancora a fare sentire la propria voce, espressione di quelle tante famiglie che vedono nell'asilo nido in oggetto un sostegno alla propria quotidianità”.

Infatti, UNC, in persona del sottoscritto, continuerà a mantenere un confronto aperto con l’Amministrazione locale, al fine di individuare possibili soluzioni ad un problema che, con ogni evidenza, si riproporrà a breve.

Tutto ciò per dire che l’iniziativa dello scrivente, sia quale genitore di una bimba frequentante la struttura in oggetto sia quale rappresentante della locale Unione Nazionale dei Consumatori, non si fermerà al termine del percorso scolastico della propria figlia, ma continuerà ad essere intrapresa ogni qualvolta ciò si renderà necessario.

L’Unione Nazionale locale che rappresento ha sostenuto, è sta tuttora sostenendo, battaglie, anche sul territorio, nella quali l’interesse personale del sottoscritto è inesistente (vedasi, a titolo di esempio, le costituzioni nei procedimenti “Costa Concordia” e “Unipol Sai”, oltre alle varie quotidiane disavventure in cui si imbattono consumatori ed utenti, per citare i casi più eclatanti).

L’interesse personale del sottoscritto, nel caso di specie (asilo nido), è assolutamente residuale.

Le ricordo, infine, che essere il rappresentante locale dell’Unione Nazionale dei Consumatori, che da anni si batte per la difesa delle fasce più deboli della popolazione, è per il sottoscritto un onore ma, soprattutto, un ONERE.

Tanto Le dovevo al fine di porre, da subito, un freno ad illazioni e polemiche sterili ed inconcludenti da Lei sollevate nei miei confronti che, con assoluta serenità e trasparenza, respingo al mittente rammentandoLe, comunque e ad abundantiam, che anche la figlia dell’avvocato Samuele Perassi è titolare di diritti ed interessi da tutelare.

Distinti saluti.

                                                    Avv. Samuele PERASSI

 

 

 

 

 

 

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