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Angelo e il suo cane: il comune “alza le mani”. Problema irrisolvibile. Pinerolo

16/03/2015 19:09

Gli aggiornamenti sulla protesta di Angelo Bonafini, l’uomo 56enne, disoccupato che, con il suo cane, protesta davanti al comune di Pinerolo. Chiede un tetto e un lavoro. Una vicenda kafkiana

Da mercoledì scorso Angelo Bonafini, con il suo cane Laika, staziona davanti al comune di Pinerolo. L’uomo, chiede di poter avere un lavoro e un tetto dove poter dormire e stare insieme al suo amato cane: leggi qui: http://www.vocepinerolese.it/articoli/2015-03-14/senza-mio-cane-non-vado-al-dormitorio-continua-protestapinerolo-6733 . Una richiesta pressoché impossibile da esaudire anche perché, come già scritto, l’amministrazione comunale nulla può fare.  Leggi qui: http://www.vocepinerolese.it/articoli/2015-03-12/senza-lavoro-senza-casa-protesta-davanti-comune-pinerolo-6713

In effetti, trovare una sistemazione per Bonafini, tramite l’ente pubblico (in questo caso il comune di Pinerolo) non è possibile. Ci sono norme e regolamenti che vietano il non rispetto delle leggi in materia di assegnazione di appartamenti in case popolari. Dare una casa a Bonafini significherebbe scavalcare, in modo illegale, tutti quelli che sono in graduatoria da tempo o che hanno requisiti invalicabili. Nulla si può imputare all’assessore ai servizi sociali Boni o al sindaco Buttiero. La realtà è dura, fa male, ma è questa. Inoltre, Bonafini, non risiede a Pinerolo da almeno tre anni e questo complica ancor più la questione. C’è ancora un aspetto da tener presente: I comuni del pinerolese tendono a “scaricare” su Pinerolo realtà come questa. E trovare un lavoro per Bonafini? Altro grave problema. Che fare? Il comune non può soddisfare le richieste, e allora ci si affida al buon cuore di qualche privato.

“In questi giorni ho ricevuto molta solidarietà dai cittadini –afferma Angelo Bonafini – c’è gente che mi porta un caffè o del cibo, cibo anche per il mio cane, per Laika. Alcuni mi lasciano anche qualche piccola offerta.  Anche il sindaco Buttiero mi ha offerto 10 euro: l’ho ringraziato ma non mi sono sentito di accettarli. Ringrazio di cuore tutte queste persone. Purtroppo il problema rimane.”

Da questa mattina Bonafini è presente con il suo furgone (quello che usava per lavorare...) davanti al comune. Dentro al suo veicolo ha posato un materasso e una cuccia di cartone per Laika. Il 23 marzo, però, scade anche l’assicurazione. Un problema in più per Bonafini.

“Nessuno ci potrà mai separare –precisa Bonafini – io e Laika viviamo in simbiosi. Ringrazio il comune di Pinerolo per la possibilità che mi è stata data di andare a dormire in un centro notturno a Pinerolo ma senza il mio cane non me la sento di andare.”

La storia di Bonafini è significativa e drammatica. Una vicenda surreale ove diventa realmente difficile trovare una soluzione se non quella di escludere il “settore pubblico” . E’ bene rimarcare un fatto: nulla si può imputare al sindaco o assessori che realmente si sono impegnati, e si stanno impegnando, per trovare una soluzione. Purtroppo (o per fortuna) ci sono delle leggi e a queste gli amministratori pubblici devono attenersi. Risultato? Nessuno. Bonafini continua la sua protesta pacifica, sperando, sognando, di poter avere una stanza e un lavoro. E’ chiedere troppo?

Nella foto Angelo Bonafini e Laika nel furgone. Un materasso e una cuccia di cartone per loro due.

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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