Angelo e il suo cane: il comune “alza le mani”. Problema irrisolvibile. Pinerolo
Gli aggiornamenti sulla protesta di Angelo Bonafini, l’uomo 56enne, disoccupato che, con il suo cane, protesta davanti al comune di Pinerolo. Chiede un tetto e un lavoro. Una vicenda kafkiana
Da mercoledì scorso Angelo Bonafini, con il suo cane Laika, staziona davanti al comune di Pinerolo. L’uomo, chiede di poter avere un lavoro e un tetto dove poter dormire e stare insieme al suo amato cane: leggi qui: http://www.vocepinerolese.it/articoli/2015-03-14/senza-mio-cane-non-vado-al-dormitorio-continua-protestapinerolo-6733 . Una richiesta pressoché impossibile da esaudire anche perché, come già scritto, l’amministrazione comunale nulla può fare. Leggi qui: http://www.vocepinerolese.it/articoli/2015-03-12/senza-lavoro-senza-casa-protesta-davanti-comune-pinerolo-6713
In effetti, trovare una sistemazione per Bonafini, tramite l’ente pubblico (in questo caso il comune di Pinerolo) non è possibile. Ci sono norme e regolamenti che vietano il non rispetto delle leggi in materia di assegnazione di appartamenti in case popolari. Dare una casa a Bonafini significherebbe scavalcare, in modo illegale, tutti quelli che sono in graduatoria da tempo o che hanno requisiti invalicabili. Nulla si può imputare all’assessore ai servizi sociali Boni o al sindaco Buttiero. La realtà è dura, fa male, ma è questa. Inoltre, Bonafini, non risiede a Pinerolo da almeno tre anni e questo complica ancor più la questione. C’è ancora un aspetto da tener presente: I comuni del pinerolese tendono a “scaricare” su Pinerolo realtà come questa. E trovare un lavoro per Bonafini? Altro grave problema. Che fare? Il comune non può soddisfare le richieste, e allora ci si affida al buon cuore di qualche privato.
“In questi giorni ho ricevuto molta solidarietà dai cittadini –afferma Angelo Bonafini – c’è gente che mi porta un caffè o del cibo, cibo anche per il mio cane, per Laika. Alcuni mi lasciano anche qualche piccola offerta. Anche il sindaco Buttiero mi ha offerto 10 euro: l’ho ringraziato ma non mi sono sentito di accettarli. Ringrazio di cuore tutte queste persone. Purtroppo il problema rimane.”
Da questa mattina Bonafini è presente con il suo furgone (quello che usava per lavorare...) davanti al comune. Dentro al suo veicolo ha posato un materasso e una cuccia di cartone per Laika. Il 23 marzo, però, scade anche l’assicurazione. Un problema in più per Bonafini.
“Nessuno ci potrà mai separare –precisa Bonafini – io e Laika viviamo in simbiosi. Ringrazio il comune di Pinerolo per la possibilità che mi è stata data di andare a dormire in un centro notturno a Pinerolo ma senza il mio cane non me la sento di andare.”
La storia di Bonafini è significativa e drammatica. Una vicenda surreale ove diventa realmente difficile trovare una soluzione se non quella di escludere il “settore pubblico” . E’ bene rimarcare un fatto: nulla si può imputare al sindaco o assessori che realmente si sono impegnati, e si stanno impegnando, per trovare una soluzione. Purtroppo (o per fortuna) ci sono delle leggi e a queste gli amministratori pubblici devono attenersi. Risultato? Nessuno. Bonafini continua la sua protesta pacifica, sperando, sognando, di poter avere una stanza e un lavoro. E’ chiedere troppo?
Nella foto Angelo Bonafini e Laika nel furgone. Un materasso e una cuccia di cartone per loro due.
Dario Mongiello