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Pinerolo - Risoul: la tappa dei campioni del Giro d'Italia. Orari e chiusura strade

27/05/2016 7:32

Pinerolo - Risoul – 162 km

Tappa di alta montagna, con la Cima Coppi e arrivo in salita. I primi 80 km sono un lunghissimo falsopiano a salire fino a Casteldelfino, dove inizia la salita alla Cima Coppi del Colle dell’Agnello (2744 m). Seguono quasi 40 km di prevalente discesa che portano a Guillestre ai piedi della salita finale. Da segnalare alcune gallerie attorno al km 135.

 Orari strade chiuse a Pinerolo: Dalle 8 alle 15 Corso Torino tratta da Piazza barbieri a Corso Bosio, Via Giolitti, via Battisti, piazza Vittorio Veneto, Piazza barbieri, Via Saluzzo, via Lequio.

Ultimi km

Ultimi 13 km interamente in salita, pendenza media attorno al 7% con 15 tornanti. Strada dalla carreggiata particolarmente ampia e in buono stato. Rettilineo di arrivo all’8%, di 150 m, largo 6 m su asfalto.

 

 

PUNTI D'INTERESSE

PINEROLO – km 0

BAGNOLO PIEMONTE – km 15

È una località nota per la “pietra di Luserna”, materiale in varie tonalità di grigio, impiegato nelle costruzioni che caratterizzano anche edifici della zona come il complesso feudale di Malingri con un vasto parco.

 

BARGE – km 19 e REVELLO – km 31

Seguono Barge, con il castello e la torre, e Revello con la grande abbazia cistercense di Staffarda, stile romanico-gotico con il primo nucleo che risale alla fine del 1100. Si è sempre in pianura dominata dall’imponente sagoma del Monviso.

 

SALUZZO – km 39

Si supera il ponte sul Po e s’incontra Saluzzo. È città distinta da una lunga storia che ha trovato peculiare espressione nei quattro secoli del suo marchesato. Conserva nella parte collinare la struttura medievale che culmina nella splendida ambientazione del Castello, detto anche Castiglia, con case quattrocentesche ed epoche successive, distinte dal rosso del cotto, scalinate, strette vie. La parte che si è sviluppata dal 1800 è invece sul piano. Città di cultura e arte ha nella Cattedrale dell’inizio del 1500, Casa Cavassa, palazzetto di pregio e la chiesa di San Giovanni i luoghi di maggiore pregio.

Silvio Pellico (1789-Torino 1854), scrittore, poeta, patriota, autore del famoso libro “le mie prigioni” e Giambattista Bodoni (1740-1813 Parma), incisore, tipografo e stampatore, il creatore dei notissimi caratteri tipografici che propongono il suo cognome, sono nativi di Saluzzo.

 

VERZUOLO – km 46 e PIASCO (traguardo volante) – km 50

Si apre quindi il paesaggio della Val Varaita, zona di lavorazione del legno, con il passaggio da Verzuolo con il Castello, dove nel 1950 è nato Flavio Briatore, personaggio di vari interessi in diversi settori. Poi Piasco (TV di tappa) dove un dato connotativo è la costruzione delle arpe, strumento musicale al quale qui è dedicato pure un museo. Venasca, dove la strada inizia a salire, poi Brossasco e Frassino, tipiche località lungo il corso del Varaita, territorio che conserva tradizioni e lingue occitane e dove, fra le attività agricole, occupa un posto di rilievo quella della lavorazione del legno.

 

SAMPEYRE (traguardo volante) – km 75

È Sampeyre (TV di tappa) il centro di riferimento della valle, sorge in un’ampia conca verde e, nell’attuale economia, privilegia l’aspetto turistico per vacanze attive, con varie opportunità fra le quali la MTB, rispetto ad altre tradizionali attività che comunque permangono.

 

CASTELDELFINO – km 86 e CASTELLO (zona rifornimento) – km 91

In zona c’è la nota pineta dell’Alevè che, interessando altri comuni, è la più grande estensione di pino cembro in Italia, fra le più vaste d’Europa. Qui sorge pure la centrale elettrica alimentata dall’invaso artificiale del Lago di Pontechianale, o Lago del Castello.

 

PONTECHIANALE – km 92

Pontechianale è un comune sparso con capoluogo in località Maddalena, che nella soprastante località di Chianale presenta un abitato inserito fra i “borghi più belli d’Italia”.

A Chianale il Giro d’Italia aveva già aggiudicato l’arrivo della Varazze-Valle Varaita del 1993 vinta da Marco Saligari. Altro arrivo (1995), con traguardo obbligato d’emergenza per la valanga improvvisa sull’Agnello che aveva sommerso varie vetture della carovana in testa alla corsa (senza conseguenze per le persone, fortunatamente) che erano dirette all’originario traguardo di Briancon. A Pontechianale fu primo lo svizzero Pascal Richard. Altro arrivo nel 2003 con vittoria di Dario Frigo.

 

COLLE DELL’AGNELLO (Cima Coppi) – km 106

Il Colle dell’Agnello (Cima Coppi, m.2744) è la terza salita, in termini di altitudine, d’Europa dopo l’Iseran (m.2770) e lo Stelvio (m.2758). Un cippo segna il confine con la Francia.

 

FONTGILLARDE – km 117 e MOLINES-EN-QUEYRAS – km 122

La Francia si prospetta con la valle del Queyras che propone splendide visioni d’importanti cime e piacevolissime località, in ambiente naturale suggestivo e armonizzato nel quadro d’alte cime, riconosciuto quale “parco regionale naturale”, ritrovabili dopo la prima parte di discesa. Il fondovalle è percorso dal torrente Guil e la valle è anche indicata come Valle del Guil. Il primo abitato si trova poco sotto i duemila metri, si tratta di Fontgillarde. Quindi la tappa passa per Molines-en-Queyras, ricco di piste di sci di ogni genere.

 

CHÂTEAU-QUEYRAS – km 132

È sede dell’omonimo, poderoso Castello posto su uno sperone.

 

GUILLESTRE – km 149

Situata nel fondovalle, fra il valico del Vars e quello dell’Izoard, presenta la bella chiesa in pietra e altre caratteristiche costruzioni. Mont Dauphin affacciata sulla sommità del pianoro roccioso alla confluenza del Guil e della Durance, con la sua fortezza, costruita dal famoso architetto Vauban alla fine del secolo XVII ed è oggi classificata come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Dal suo passato militare di cittadella inespugnabile, la fortezza del Monte Dauphin (costruita con pietra di marmo rosa di Guillestre) ha mantenuto un gruppo architettonico di mura e bastioni, e all’interno delle fortificazioni l’arsenale, la polveriera, le caserme militari e il coro della chiesa di Saint-Louis. La fortezza ospita anche abitazioni, fontane, lavatoi, e spazi verdi che invogliano a camminare. Lungo le mura, si gode un magnifico panorama sui paesaggi montuosi circostanti.

Sébastien Le Prestre marchese di Vauban (1633-1707), noto in genere solo come Vauban, è stato uno dei più grandi ingegneri militari di tutti i tempi. Fu specialista nella progettazione delle fortificazione e contemporaneamente innovatore delle tecniche di assedio tanto da far nascere il detto “Fortezza progettata da Vauban mai presa, assediata da Vauban sempre presa” e da dire lui stesso “Non esiste una fortezza imprendibile, ci sono solo attacchi mal progettati”. Precursore delle tecniche architettoniche di difesa passiva come i bastioni in terra e l’adattamento del progetto al terreno progettò fortezze in tutta la Francia e influenzò l’architettura militare in tutto il mondo fino alla Grande Guerra.

 

RISOUL (GPM) – km 162

Nella zona del traguardo sorge una moderna e grande struttura, ben inserita nella situazione paesaggistica, importante riferimento per le molte attività, in ogni settore, che la località riserva e offre agli ospiti. È una stazione ricca di moderni impianti per la pratica dello sci, in tutte le specialità, così come per le altre attività sulla neve con strutture ricettive moderne e ben inserite nel contesto delle tipiche abitazioni del luogo.

Il Tour de France, nel 2014, ha proposto la tappa Grenoble-Risoul 1850 con la vittoria del polacco Rafal Maika e maglia gialla indossata da Vincenzo Nibali che trionfò poi a Parigi.

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