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Il pinerolese Maurizio Boyer : vincere senza doping. Body building

28/06/2016 16:13

Il pinerolese Maurizio Boyer ha vinto il titolo di Campione Italiano 2016 “over 50” di body building. Una vittoria frutto di allenamenti e sacrifici. Ecco cosa ci racconta Maurizio Boyer

“Vinsi il Campionato Italiano Natural nel 1999 e da allora smisi di gareggiare, avevo 35 anni. Un lungo periodo di riposo assolutamente voluto, non mi sentivo abbastanza vecchio per “ghettizzarmi" nella categoria degli “over 40”, che comunque non sentivo rappresentarmi.

Compiuti i 50 anni, oggi 52, sono cambiate le prospettive ed è scattata nuovamente la "voglia di agonismo", mai completamente abbandonata, visto la passione e l'energia con cui ho continuato i miei allenamenti, lo studio e soprattutto la convinzione che solo i sacrifici possono portare i risultati e non certo le scorciatoie, che purtroppo oggi nello sport sembrano dominare. Con impegno, mi sono rimesso in gioco ed ho combattuto alla ricerca del mio limite, del mio punto di arrivo. Senza paura ho sfidato la mente e il corpo, ma con grande soddisfazione il 2 giugno, sul palco della AINBB a Rimini Wellness, ho vinto la gara di selezione per i Campionati italiani. 

Il giorno seguente, ho gareggiato per il titolo di Campione Italiano 2016 “over 50”, incontrando altri atleti che avevano superato la selezione nelle varie tappe italiane. Risultato? Sono arrivato secondo. Ma non finisce qui…siccome la AINBB (Associazione Italiana Natural Body Building), nasce e promuove e più che altro protegge il body bulding natural, ha richiesto al vincitore, dopo la gara, di fare il test antidoping. Rifiutandosi di farlo egli ha ceduto la sua “fasulla vittoria” a colui che, per merito, avrebbe dovuto averla nel tempo e nel luogo giusto. Nei giorni successivi, la AINBB ha diffuso il comunicato dove annunciava la mia “giusta vittoria”. Sono io il Campione Italiano 2016 “over 50”. Ho vinto 2 volte. La prima a dimostrazione che la mente può dominare il corpo, il nostro limite è posto solo da noi, un confine che in realtà non esiste. La seconda è la conferma che il doping non è la giusta strada per vincere; troppo facile gareggiare con il mitra quando tutti hanno le fionde, solo per portare a casa una medaglia di latta, perché dove tutti hanno il mitra evidentemente sparano più in fretta di te. Una brutta figura, incredibilmente negativa, e una forte dimostrazione di aver sbagliato strada, il rifiuto come risposta al regolamento che impone in caso di positività il versamento di € 5000 nelle casse della Federazione. Un rifiuto e poi pazienza, cosa importa se si è feriti nell’onore? 

Torniamo alla mia vittoria, torniamo ai miei obiettivi, torniamo ad un uomo che è alla ricerca dell’onda perfetta e che, con pazienza e dedizione, la troverà. Dove?  Il 1° ottobre a Perugia, in occasione della selezione per “Mister Olimpia Natural”, il massimo mondiale di una gara natural, il primo qualificato andrà a Las Vegas per il titolo mondiale.

Sarà sicuramente durissima, ma i sogni non si realizzano se non ci credi!”

 

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