Facebook Twitter Youtube Feed RSS

Abusi e irregolarità contrattuali per gli infermieri L’intervento di Barbara Chiapusso. Pinerolo

23/01/2017 18:24

La pinerolese Barbara Chiapusso è la vicepresidente dei Collegi IPASVI, l'organismo che ha la rappresentanza nazionale degli infermieri italiani. Le abbiamo chiesto di esprimere una sua opinione sulla difficile situazione del personale infermieristico e, qui di seguito, pubblichiamo la sua preziosa e interessante testimonianza.

“Gentile Direttore,

la ringrazio per l’invito e per l’ospitalità che mi offre su questa pagina.

E’ un po’ come essere a casa.

Il 12 gennaio, in Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte a Torino, si è tenuto un incontro in seguito alle segnalazioni pervenute al collegio IPASVI di Torino, di abusi e irregolarità contrattuali verificatisi in alcune strutture che ospitano pazienti fragili. Senza entrare nel merito dei contenuti di queste ultime, ampiamente approfondite su testate giornalistiche e reti televisive anche nazionali, vorrei  approfittare di questo spazio per condividere con lei alcune mie riflessioni scaturite dall’ascolto di tante (troppe!) tristi esperienze  professionali  narrate da giovani infermieri che non sono altro che il risultato della contrazione occupazionale che investe tutti i giovani del nostro paese.

Secondo i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), alla fine del 2016 sono stati nuovamente i giovani a trovarsi maggiormente in difficoltà in ambito lavorativo, con un tasso di disoccupazione pari al 39,4%. 

Questo comporta, inevitabilmente, l’accettazione di qualsiasi contratto “pur di poter lavorare”.

Non solo. “Pur di poter esprimere sul campo” e manutenere  le competenze acquisite in tre anni di corso di laurea. La differenza sta qui! In questi giorni ho sentito diversi commenti in merito alla denunzia di infermieri che di notte prendevano secchiello e stracci e si trasformavano in addetti alle pulizie, tra questi mi hanno particolarmente colpita, in negativo, quelli che additavano gli infermieri stessi come causa del loro male - “bastava non accettassero”. Con questa superficialità, Direttore, non andremo da nessuna parte. E’ un po’ come quando si ha notizia di un incidente stradale e per mettere a posto la coscienza e dormire sereni diciamo: “chissà a che velocità andava”. Uguale!

Io spero vivamente che qualcosa venga fatto, ma non per me o comunque per l’ente che rappresento, per Loro. Per chi ha avuto il coraggio di esporsi, con le lacrime agli occhi. Per chi, seppur con timore, lotta per una società migliore.

Noi, tutti, non possiamo permettere che venga rubata la speranza a chi spera in un futuro. Noi, tutti, abbiamo il dovere morale di creare una rete a sostegno di chi si è affidato a persone che abusando del loro potere e per un tornaconto personale non solo hanno leso la dignità del professionista ma anche e soprattutto della Persona.

Noi, tutti!”

Barbara Chiapusso, vice presidente del Collegio Ipasvi di Torino

IPASVI (ente dello stato di rappresentanza professionale degli Infermieri Professionali, Assistenti Sanitarie e Vigilatrici d’Infanzia). Un Osservatorio che coinvolga professioni sanitarie, datori di lavoro e parti sociali e il rafforzamento dei controlli svolti dalle commissioni di vigilanza.

 

Commenti