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Massimiliano Bochard e la storica Brigata Pinerolo. La storia di Pinerolo.

10/02/2017 9:00

di Dario Poggio

Con questo breve articolo ricordiamo la gloriosa storia della 24.a Brigata che da Pinerolo prese il nome e che tanta parte ebbe nella storia del Piemonte, nelle campagne risorgimentali e nelle due guerre mondiali. Le origini del Reggimento risalgono al 1672 quando il duca Carlo Emanuele II° durante il suo breve governo (1664- 1675) operò una ristrutturazione dell'esercito ducale trasformando le antiche milizie e compagnie piemontesi in veri ed organizzati reggimenti. Uno di questi (appunto la futura Brigata Pinerolo) fu chiamato " Reggimento Lullino " dal nome del colonnello marchese Lullino, suo primo comandante. Nel 1676 assunse il nome di " Bagnasco " e nel 1678 quello di " Masino" in conseguenza del passaggio del comando del Reggimento ai colonnelli marchese di Bagnasco e conte di Masino. Prima del periodo risorgimentale la Brigata, che nel 1680 cambiò ancora nome divenendo " Saluzzo", combattè in moltissimi scontri e battaglie tra cui, in particolare, ricordiamo quelle nelle campagne pinerolesi di Cavour e Staffarda nel 1690 e quella della Marsaglia nel 1692 contro l'esercito francese comandato dal generale Catinat dove l'esercito piemontese con i suoi alleati uscì purtroppo sconfitto (La storica battaglia della Marsaglia si configurò come un combattimento micidiale oltre che crudele e drammatico). Secondo il manoscritto del Solaro, gli alleati perdettero 8.000 uomini, i Francesi 4.000). Altri importanti fatti d'arme in cui fu impegnata l'eroica Brigata furono l'assedio di Torino, Tolone, Conflaus, Guastalla, Madonna dell'Olmo, Colle di Perus, Tenk, Grenoble. Nel 1821, per esplicito ordine di Carlo Felice, la Brigata prese il nome definitivo di " Pinerolo". Nel 1831 la Brigata venne divisa in due reggimenti il 1° ed il 2° e nel 1839 questi divennero il 13° ed il 14° reggimento fanteria. Ma sono le campagne risorgimentali a far rifulgere nuovamente il valore della Brigata. Presente allo storico passaggio del Mincio nel 1848 e all'assedio di Peschiera, nella difesa del monte Corona il pinerolese maggiore Massimiliano Bochard di San Vitale si meritò la Medaglia d' Oro al Valor Militare.    Enrico Massimiliano Bochard di San Vitale nacque a Pinerolo, il 28 febbraio 1805. Frequentò l'Accademia dal 1816 al 1824; come Maggiore del 14° reggimento partecipò alle campagne di guerra del 1848/49 dove meritò una menzione onorevole a Pastrengo. Venne decorato con Medaglia d'Oro al V.M. il 18 giugno 1848 a Rivoli Veronese (sull'Adige, vicino al Garda), per aver respinto, col terzo battaglione del 14° e con la compagnia degli studenti torinesi, l'attacco di ben 3000 austriaci ricacciandoli oltre Ferrara; venne poi decorato con Medaglia d'Argento al V.M. il 23 marzo 1849 a Novara. Nominato colonnello, comandò il 13° fanteria fino a giugno 1856.  Purtroppo ancora nel pieno delle forze si spense il 20 agosto del 1856 ad Alessandria. Circa l'epica battaglia di Rivoli Veronese venne riportato:
La battaglia di Rivoli sarà eternamente celebre per la sua durata, che non fu inferiore ai tre giorni e per l'irreparabile disfatta dell'esercito austriaco. Si dice che non vi furono in tutto che 5000 uomini uccisi o feriti, cosa poco credibile dato l'accanimento dei combattenti. Quanto al numero degli Austriaci fatti prigionieri si è parlato dapprima di 20.000, poi di 17.000. Finalmente si è affermato che dei 30.000 uomini, i quali si trovavano a Ferrara Monte Baldo, 2000 solamente avevano potuto mettersi in sicurezza. Dei battaglioni interi furono fatti prigionieri, per esempio quelli di Branchaville di De Herbach, nonché le tre compagnie di cacciatori di Magoni. Il generale Liptay per poco non fu fatto prigioniero egli stesso ed il colonnello Lusignan dovette salvarsi a Garda e saltare in una barca per non cadere nelle mani dei vincitori…

Pinerolo in onore al maggiore Massimiliano Bochard di san Vitale gli ha intestato la nota caserma. Ritornando ai fatti della Brigata Pinerolo, nella campagna del 1849 sui campi di Novara i due Reggimenti del " Pinerolo" furono decorati della medaglia d' Argento al Valor Militare. La Brigata partecipò ancora alla guerra di Crimea con la spedizione piemontese del 1855 e nel 1859 combatté nella battaglia di San Martino meritando una seconda medaglia d' Argento al V.M.. La " Pinerolo" prenderà ancora parte alla grande guerra 1915-1918 (battaglie del Carso- Isonzo- Piave ed altipiano di Asiago dove viene decorata della medaglia d' Oro al V.M., alla campagna d' Africa Orientale ed alla seconda guerra mondiale durante la quale combatté con valore sul fronte Occidentale, in Albania ed in Grecia. La Brigata venne sciolta nel 1943 ma ricostituita nel 1952 come grande unità con funzione pluri arma (Fanteria, Bersaglieri, Carri, Artiglieria e Genio) dell' Esercito Italiano. Ricordiamo che moltissimi giovani di Pinerolo e del pinerolese furono chiamati, in questo lungo, glorioso ma spesso anche tragico excursus militare, a formare i reparti di questa storica Brigata e molti di questi vi immolarono la propria vita.

Onoriamo, nel ricordo, il loro sacrificio.

 Dario Poggio

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