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La visita al Museo Nazionale della Cavalleria di Pinerolo del presidente del Senato Grasso

26/03/2017 17:35

 

Domenica 26 marzo il Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso, al termine della Commemorazione dell’Eccidio del 3 aprile 1944 che si è tenuto a Cumiana, accompagnato dal Colonnello Fulvio Marangoni, Comandante del CME Piemonte, dal Ten. Col. Paolo Caratori, Direttore del Museo di Cavalleria e dalla Senatrice Magda Zanoni , ha visitato  il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo. 

Il Presidente Grasso "nel ricordare l'importanza della Cavalleria nell'unità d'Italia,  ha auspicato che il museo possa consolidare e tramandare le tradizioni e i sentimenti di coloro che di questa unità sono stati protagonisti".

Il Museo ha sede nell’antica Caserma Principe Amedeo che ha ospitato per circa un secolo, fino al 8 settembre del ’43, la Scuola di Cavalleria e nella quale sono transitati tutti gli Ufficiali, Sottufficiali e specialisti dell’Arma che hanno servito in tutti i conflitti a partire dalle Guerre per l’Indipendenza fino alla II Guerra Mondiale. All’interno dello storico edificio, dove a partire dai primi del ‘900 ad opera del Capitano Federigo Caprilli è stato esportato in tutto il mondo il moderno metodo di montare a cavallo, sono presenti numerose collezioni che descrivono la storia della Cavalleria Sabauda ed Italiana dal ‘700 ai giorni nostri. 

Il Museo, inserito nel circuito “Abbonamento Musei Torino Piemonte", oltre alle normali aperture, ospita e organizza eventi, conferenze e mostre. 

Recentemente è entrato a far parte dell’accordo tra Ministero della Difesa e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la valorizzazione e la promozione del patrimonio museale militare italiano. Tutto ciò lo rende uno tra i più ricchi Musei Militari a livello Europeo. 

Il patrimonio dei Musei militari italiani costituisce una preziosa raccolta di testimonianze dell’impegno e del valore di molte generazioni cha hanno contribuito, fino all’estremo sacrificio, alla nascita della Nazione italiana ed alla sua crescita sociale, culturale e democratica.

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