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Curling: integrazione binomio vincente.

28/10/2018 11:04

Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione.” E’ una frase rubata al Premio Nobel per la pace Nelson Mandela che si identifica con il progetto sviluppato tra Diaconia Valdese e

Sporting Club Pinerolo.

L’ iniziativa ha coinvolto Kebba, Lamin, Seedia, Joseph, Edward e James arrivati dal Gambia e dalla Sierra Leone come tanti altri a bordo di un barcone per scappare alla ricerca di una nuova vita e non avrebbero mai immaginato di giocare a curling.

La specialità diventata celebre a Pinerolo grazie ai Giochi Olimpici di Torino 2006 è stata proposta a fine 2016, tramite la Diaconia Valdese, a questi ragazzi, tutti in età tra i 20 ed i 25 anni e così è nata una squadra agonistica.

Il loro esordio in una partita amatoriale è stato nell’aprile del 2017 in una gara a margine delle finali nazionali assolute proprio nell’impianto olimpico pinerolese. Da lì l’illusione era quella di farli partecipare con una loro squadra ad un Campionato federale.

Purtroppo le regole non lo consentivano e la burocrazia sportiva federale non ha saputo dare una deroga per consentire, fin da subito, a questi ragazzi che credevano e credono, insieme ai dirigenti del Gruppo Sporting e della Diaconia Valdese, alla promozione delle politiche di integrazione per favorire la convivenza dei cittadini italiani e stranieri, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione Italiana e per consentire allo straniero di partecipare alla vita economica, sociale e culturale della società.

La caparbietà ha avuto la meglio e, dopo, un intero anno di sollecitazioni, la Federazione Sport

Ghiaccio ha creduto in questa iniziativa modificando i propri regolamenti interni dei Campionati e, finalmente, potranno partecipare con un loro team “Africa Only Curling Team” alla rassegna federale di Serie C. La formazione si allena due volte alla settimana sotto gli occhi attenti dei tecnici Emanuela Cavallo e Fabrizio Gallo, entrambi giocatori di buon livello cresciuti sull’onda dei Giochi Olimpici di Torino 2006.

Coincidenza vuole che la World Curling Federation (la Federazione Mondiale del Curling) nel settembre scorso, durante il Congresso di Budapest, ha accettato la richiesta di adesione della

Nigeria quale membro provvisorio.

Sull’onda di questo momento di integrazione, anche l’Onlus Crescere Insieme ha identificato un gruppo di migranti, provenienti da Nigeria, Mali, Costa d’Avorio e Bangladesh e stanno imparando i primi fondamentali sul ghiaccio guidati da Davide Flora, tecnico federale del Gruppo Sportivo Draghi di Torino.

Probabilmente, dopo i pionieri della Diaconia, narreremo, a breve, le gare sul ghiaccio tra questi ragazzi e magari un derby tra formazioni africane.

All’incontro di presentazione della squadra hanno presenziato la Vicepresidente CSD Diaconia

Victoria Mansey l’Assessore Regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris, l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti, la Presidente Regionale CNA Impresa Donna Rosanna Ventrella, che hanno voluto condividere quest’iniziativa unica in Italia indicata come eccezionale e da portare ad esempi, nelle sedi opportune, anche a livello internazionale.

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