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La vicenda - scandalo AGESS. Memoria corta di tanti: la farsa continua e noi paghiamo

24/12/2018 10:01

Il racconto di una vicenda scandalosa ove, alcuni, hanno molta, ma molta memoria corta, e fanno credere che la colpa è sempre degli altri... 

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IL RACCONTO…

 

di Emeritus da Lucerna e Magistro di San Quinto

Il fallimento della AGESS S.p.A., seppur avvenuto 13 anni fa, è stato così catastrofico, con i suoi quasi 10 milioni di “buco” a carico dei contribuenti, che i suoi effetti si fanno sentire ancora oggi; infatti le quattro Unioni Montane che “hanno ereditato” il debito residuo AGESS, per coprire i 2,3 milioni di debiti residui non sono state capaci nemmeno di agire in maniera univoca: la Chisone-Germanasca sta accendendo un mutuo di oltre 500mila euro presso la Cassa depositi e prestiti, la Unione Montana Pinerolese, invece, con una delibera votata lo scorso 27 novembre, addirittura minaccia la Regione di ricorrere al TAR per carenza di risorse con cui esercitare le funzioni ereditate dalla Comunità Montana. Aggiungendo spese legali a spese legali, perché le speranze di una benché minima possibilità di successo sono praticamente inesistenti, dal momento che la stessa Unione ha di fatto accettato di ereditare il debito fuori bilancio della C.M. Pinerolese con la delibera del 2 maggio 2018, in cui riconosceva di fatto l’esistenza del debito stesso.

Già, ma l’anno prossimo ci sono le elezioni comunali e non è bello fare campagna elettorale con tanti debiti sul groppone!

Ormai siamo alla farsa e perciò abbiamo pensato di riassumere il “caso AGESS” proprio con l’intento di evidenziare la serie di ridicolaggini e castronerie che hanno costellato la vita (breve) e la vicenda dei debiti (lunghissima) di AGESS S.p.A.. Buona lettura!

P.S. Naturalmente siamo in grado di fornire la fonte di ciascuna citazione.

LA PREVEGGENZA

I fondatori:  “La grande provocazione era coniugare il sapere e la cultura di una valle con il fare impresa” Franco Agliodo;  “Volevamo realizzare concretamente l’eco-sviluppo, inserito nella nostra tradizione valdese” Sergio Bertin.

Passano 6 mesi: “ Si capì subito che AGESS era destinata a diventare luogo di spartizione politica” Bruna Peyrot;  “ Il risultato fu che gli Enti Locali scaricarono su AGESS i loro problemi, da Villa Olanda ai Palazzi del ghiaccio” Franco Agliodo.

 

LA COMPETENZA

L’edificio della Crumiere, che ospitava il ristorante e l’albergo dal 2000 aveva aperto senza l’agibilità! Ad una precisa richiesta formale, il Comune di Villar Pellice rispondeva “Gentile sig. (omissis), le rispondo per quanto di competenza e le comunico che l’immobile da lei citato ha certificato di abilitazione alla abitabilità-agibilità n° 04/2002 del 21/06/2002.”

 

 

 

 

LO SCARICABARILE

2005, 3 mesi prima del fallimento: “Io penso che uno strumento come Agess sia ancora valido: non solo per la Val Pellice, ma per l'intero Pinerolese”… “la causa delle difficoltà di Agess va cercata nella carenza di managerialità in valle. La stessa denunciata dalla Chiesa valdese quando emerse il problema degli ospedali”.

Marco Bellion, Assessore Provinciale all’agricoltura.

IL TOURBILLON: 5 PRESIDENTI IN 5 ANNI

1999: Bruna Peyrot 

2000: Giovanni Ayassot.

fine del 2000/settembre 2001: Giovanni Granata.

2002: Giovanni Lorenzino.

2005:  Luigi Bigotti

 

L’ORGANIZZAZIONE

2004: il costo del personale cresce del 63% a fronte di un calo del fatturato del 28%; 60 dipendenti per un costo del personale di 443 mila euro, cioè in media 7.433,00 euro a testa???

 

IL CONTROLLO DI GESTIONE

«Fino a marzo pensavamo che tutto andasse bene, ci siamo fidati di chi gestiva», Claudio Bertalot, Presidente della Comunità Montana Val Pellice, principale azionista,  Repubblica 5 dicembre del 2005, 1 mese dopo la dichiarazione di fallimento.

 

IL FALLIMENTO

«L'atto contestato fu deliberato dalla precedente Amministrazione di Comunità, presieduta da Giorgio Cotta Morandini».  «Intanto non ci fu alcuna contestazione da parte degli organi di revisione: né della Comunità Montana né di AGESS. Anzi: fu il commercialista della Spa a suggerire la soluzione dell'aumento di capitale. A mio giudizio non esisteva all'epoca alcuna normativa che impedisse questa modalità di pagamento».” 

Claudio Bertalot, presidente della Comunità Montana Val Pellice, ottobre 2005.

Peccato che  Giorgio Cotta Morandini fosse morto e il “commercialista della Spa” pure!

 

LA “FURBATA” 1

2009: fusione delle Comunità Montane Val Pellice e Chisone/Germanasca e del Pinerolese pedemontano nella Comunità Montana Pinerolese, assumendosi debiti e crediti dei due Enti precedenti.

Peccato che nessuno faccia notare, a 5 anni dal fallimento AGESS, che c’era una causa in corso per il ristoro di 1,9 milioni di euro.

 

DA SOLO SE LA CONTA, DA SOLO SE LA CANTA

“Con l'istituzione delle Unioni dei Comuni e la cancellazione delle Comunità Montane non si è risparmiato un centesimo, si è sprecato tempo e denaro con i commissari liquidatori mentre in altre regioni come Veneto, Emilia Romagna o Toscana il passaggio è stato immediato e lineare.

Una mera operazione di facciata, una pantomima politica”.

Lido Ripa (PD), Presidente dell'Uncem Piemonte, Unione Nazionale delle Comunità Montane.

 

 

SAPIENZA

 2007: Io sono profondamente convinto che c’è stata anche una parte di sfiga, perché qualsiasi azienda e ente pubblico ha uno strumento di controllo finanziario che è quello dei revisori dei conti,  che dovrebbe aiutarti a porre dei rimedi. Io non mi sono mai occupato di questioni finanziarie, ma devi avere un tuo commercialista, contabile ragioniere di fiducia che ti sappia dare dei consigli.”  Gianpiero Clement, vicesindaco di Pinerolo.

 

LA “FURBATA” 2

2009: per permettere la fusione delle tre Comunità, la Regione Piemonte chiede ai tre Presidenti delle ormai ex Comunità Montane di inviare entro il 31 dicembre 2009 un documento riassuntivo  delle attività/passività di ciascuna Comunità.

In quello inviato da Claudio Bertalot (Val Pellice), non si fa menzione della causa in corso e del rischi di condanne pecuniarie.

 

I COMPETENTI

  1. 1.    Adriana Sadone, attuale Sindaco di san Secondo di Pinerolo,

2008: Consigliera nella Comunità Montana Pinerolese Pedemontano,

2010: Assessore con delega ai servizi associati, urbanistica e al personale nella Comunità Montana del Pinerolese

2016: Vicepresidente Unione Montana del Pinerolese

 

  1. 2.        Annamaria Lorenzino,

2003/2009: Segretario della Comunità montana Valli Chisone e Germanasca,

1996/2009: Segretario della Comunità montana Pinerolese Pedemontano,

2010: Segretario della Comunità montana del Pinerolese.

 

  1. 3.        Claudio Bertalot,

2004: Sindaco di Torre Pellice

2004: Presidente Comunità Montana Val Pellice

 

  1. 4.        Andrea Coucourde

2004: Presidente Comunità Montana Val Chisone Germanasca

2010: Presidente Comunità Montana del Pinerolese

 

LA COERENZA

Laura Zoggia, sindaca di Porte, consigliera nella Comunità Montana Pinerolese, Presidente Unione Montana della Val Chisone e Germanasca

2009: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2010: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2011: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2012: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2013: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2014: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2015: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2016: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2017: “Quello che fa male è che nella Giunta della ex Comunità montana del Pinerolese erano presenti rappresentanti che di fatto hanno tenuto i sindaci all’oscuro di queste operazioni

2018: “Chi ha taciuto su questo passaggio maledetto e silente vive tranquillo”

 

Beh, col tempo si migliora: peccato che nel frattempo NESSUNO abbia intrapreso alcuna azione legale contro “chi ha taciuto”, salvo l’esposto presentato alla Procura della Corte dei Conti da Marco Ventre, Sindaco di Villar Perosa, l’esposto di 2 privati cittadini (i redattori di queste note) e la capogruppo M5S della Valpellice.

 

IL SENSO DEL RIDICOLO

“…chiederò alla Corte dei Conti un controllo sui vecchi amministratori e in seguito alla magistratura ordinaria chiederò un procedimento verso chi ha gestito: perché non ha senso che in Italia si continui a privilegiare chi amministra male.” Giustino Bello, sindaco di Cantalupa. Stiamo ancora aspettando questa azione...!

 

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

2 maggio 2018: l’Unione Montana Pinerolese approva una delibera in cui l’Unione riconosce di ereditare i debiti della precedente Comunità Montana e, contestualmente, richiede all’ATO (Autorità di Ambito) di dilazionare in 10 anni la rendicontazione dei PMO (Piani Manutenzione Ordinaria), assumendosi così il debito come diretta conseguenza.

 

21 nov. 2018: approvazione da parte di ciascuno dei Comuni componenti l’Unione Montana delle valli Chisone e Germanasca delle deliberazioni a garanzia fideiussoria per il mutuo che l’Unione sta per accendere presso la cassa Depositi e Prestiti per rifondere in 20 anni il debito fuori bilancio dell’AGESS.

27 nov. 2018: l’Unione Montana Pinerolese vota una delibera in cui minaccia la Regione Piemonte “di esperire nelle sedi giudiziarie opportune il diritto di rivalsa affinché possa ottenere il giusto ristoro e non possa essere essa stessa e i comuni ad esse aderenti penalizzati nell’espletamento delle mansioni d’ufficio per carenze finanziarie non addebitabili ne’ ai comuni ne’ all’Unione stessa”. Traduzione dal burocratese: prima ci è stato “imposto” di accollarci i debiti della passata Comunità Montana, e adesso dove troviamo i soldi per pagarli?

QUANTI SOLDI?

PERDITE CANTINA SOCIALE BRICHERASIO

2.535.000

FALLIMENTO AGESS COME DA SENTENZA 08/11/2005

4.300.000

DEBITO FUORI BILANCIO

2.288.000

SPESE LEGALI (STIMA)

800.000

TOTALE GENERALE

9.923.000

 

CHE DIRE?

“Non ci vuole niente, sa, signora mia, non s’allarmi! Niente ci vuole a far la pazza, creda a me! Gliel’insegno io come si fa. Basta che lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza!”

(Luigi Pirandello)

Nella foto  Laura Zoggia, sindaca di Porte, consigliera nella Comunità Montana Pinerolese, Presidente Unione Montana della Val Chisone e Germanasca

 

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