Facebook Twitter Youtube Feed RSS

Sostegno all'allattamento per chi partorisce all'ospedale di Pinerolo

23/04/2019 10:45
ALLATTARE SERENAMENTE
 
Un nuovo servizio è disponibile per le donne che decidono di partorire presso l’Ospedale di Pinerolo: da maggio sarà infatti possibile accedere all’ambulatorio di sostegno all’allattamento che verrà attivato presso la Neonatologia, situata al quinto piano dell’Ospedale.
Consapevoli del fatto che il rientro a casa dopo il parto sia un momento di importante cambiamento nell’organizzazione della vita personale, che talvolta può portare a momenti di dubbio e confusione, il personale del Dipartimento Materno Infantile offrirà quindi la possibilità, per i primi sette giorni dopo la dimissione, di accedere ad uno spazio accogliente e confortevole dedicato al confronto ed al supporto e che funga da collegamento al successivo passaggio ai consultori territoriali.
L’ambulatorio, ad accesso diretto o previo contatto telefonico al numero 3386953836, sarà aperto con orario dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 15.30 ed il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00.
Dopo un primo periodo presso l’ambulatorio ospedaliero, i neonati seguiti dal nuovo ambulatorio verranno indirizzati al consultorio pediatrico ASLTO3 più comodo per mamma e bambino, con appuntamento fissato direttamente dal personale dell’azienda sanitaria, che passerà anche le informazioni di salute e tutte le consegne alla sede del consultorio.
 
 
“I servizi di assistenza pediatrica, ospedalieri e territoriali, del Dipartimento Materno Infantile” sottolinea il Direttore Generale ASL TO3 Dott. Flavio Boraso “stanno rinnovando l’organizzazione di alcuni settori, in particolare nell’area pinerolese, per quanto riguarda l’approccio al paziente e alla coppia mamma-bambino, con una presa in carico globale che si traduce in questi due nuovi progetti. Il primo, già attivo, di assistenza pediatrica ai bambini in attesa di assegnazione del medico, è stato ideato con l’obiettivo di intercettare anche i bisogni di salute non espressi, raggiungendo i bambini che non accedono a cure né ambulatoriali né ospedaliere, con l’auspicio di riuscire a contrastare l’emarginazione sociale e le disuguaglianze di salute. Il secondo vuole supportare le donne in un momento di potenziale particolare fragilità, del quale è doveroso che l’azienda sanitaria di faccia carico nel migliore dei modi, mettendo a disposizione le proprie professionalità e competenze, all’interno delle proprie strutture.”
 

Commenti