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Le cacche dei cani nei marciapiedi. L’esame del DNA diventa necessario

06/07/2019 18:21

Le deiezioni canine, non raccolte dai padroni dei nostri amici a quattro zampe, stanno diventando, sempre più, un problema. A Pinerolo, come in altre città, i maleducati e incivili padroni dei cani, sono in aumento e diventano anche arroganti se sorpresi a non raccogliere le feci dei loro animali. Per fortuna non tutti i padroni dei cani sono così e la maggioranza si comporta civilmente. Però, ogni giorno, a Pinerolo, per esempio, sotto i portici di corso Torino e del centro storico, le persone devono fare lo slalom per non pestare le cacche e, spesso, sotto le scarpe rimangono ricordini indesiderati. Che dire dei parchi pubblici, piazza d’Armi e i viali che si trasformano in un “deposito” di cacche non raccolte? A Pinerolo c’è una datata ordinanza sindacale che obbliga i padroni dei cani a raccogliere le feci. Ordinanza pressoché inutile se non si fanno altri interventi, più incisivi, come, per esempio, la possibilità di analisi delle deiezioni attraverso l’esame del DNA. Per far questo è necessario far effettuare, magari gratuitamente, il prelievo del DNA ai cani tramite tampone salivare. Non è una operazione impossibile considerato che in vari comuni d’Italia hanno già adottato questo sistema ed è risultato efficace e vincente. E a Pinerolo e nel pinerolese?

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