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Baristi insultati perchè sono gay. “Abbiamo aperto un bar a Pinerolo e ci hanno “etichettati”.

Lo sfogo è amaro, sofferente, eppure Maicol, 33 anni  e Girolamo 44 anni,  hanno deciso di non mollare e di “andare oltre” alle offese, alle ingiurie, agli insulti. Maicol e Girolamo  sono una coppia gay, vivono a Pinerolo e nella stessa città, sei mesi fa, hanno deciso di aprire un Bar, il Bar “Stardust Cafe” in corso Torino 166.  Non avevano mai vissuto a Pinerolo ma erano rimasti affascinati da questa città a “misura d’uomo”. Mai e poi mai avrebbero potuto pensare di trovare a Pinerolo anche della gente che discrimina, offende, insulta le persone perchè  gay.  Eppure è così, da sei mesi i due ragazzi devono fare “i conti” con la stupidità umana, con i pregiudizi e con una ignoranza aberrante.  In questa fetta della provincia piemontese, ai piedi delle montagne, agli inizi della Pianura Padana, il gay diventa oggetto di curiosità morbosa, pruriginosa, del “andiamo a vedere come sono fatti”, con un puritanesimo e una bassezza umana che lascia sconvolti.

Noi siamo venuti molto volentieri a Pinerolo –si sfoga Maicol – eravamo entusiati di questa bella città. Ho sempre fatto il barista  e l’opportunità di aprire qui un bar mi è subito piaciuta ed ho coinvolto il mio compagno. Viviamo insieme e l’idea di lavorare anche insieme ci ha dato la giusta caricara per lavorare. Peccato che ancor prima dell’apertura, già circolavano “pettegolezzi” ingiuriosi nei nostri confronti. Era partito il tam tam che siamo gay e il nostro era un locale per “froci”, che siamo delle “cule” e questi sono gli “ apprezzamenti” più gentili. Non abbiamo dato peso a queste stupidaggini, il mondo è composto anche da idioti.”

Purtroppo, anche dopo l’apertura, sono continuate le “battute”, i sorrisetti maliziosi, con le persone che entravano nel bar per “curiosità”, per vedere come “sono fatti i gay”.

“Non ci volevamo credere –prosegue. Maicol– pensavamo a un fatto passeggero e invece ancora adesso, dopo sei mesi, continuiamo a sentire discorsi assurdi tipo: è il bar delle “cule”, quei due sono dei froci, chissà cosa faranno –in termini sessuali- quei due nel retro, sono malati. Sì, sono malati, perchè secondo alcuni essere gay è una malattia.”

Maicol e Girolamo  vivono insieme, sono una coppia affitata, si amano, e vivono la loro vita come tutti.   

Abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra situazione  perchè è bene che la gente, molta gente, alzi il livello della propria intelligenz, sensibilità  e conoscenza umana. Noi siamo gay e non c’è nulla di male. Il problema non siamo noi bensì coloro che pensano che i gay hanno, o sono,  un problema. “ 

Intanto il vice sindaco Gianpiero Clement e l'assessesore pari opportunità Agnese Boni del comune di Pinerolo hanno incontrato Maicol e Girolamo manifestando tutta la loro solidarietà e vicinanza. Vedi il video e articolo su:  http://www.vocepinerolese.it/video/2013-11-22/baristi-gay-solidarieta-del-vice-sindaco-assessore-pari-opportunita-pinerolo-3719

Foto:  da sinistra Girolamo e Maicol dietro il bancone del loro bar

 Sul sito www.vocepinerolese.it il video dell’intervista.

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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