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Video. “Rivoglio la mia casa” e per protesta sta a terra davanti al portone. Pinerolo

E’ durata circa sei ore, oggi, la “trattativa” tra una donna cinquantenne di Pinerolo, agenti della Polizia Municipale, personale dei servizi sociali e operatori del 118. Una trattativa per convincere A.G. a non restare più sdraiata a terra davanti al portone di una casa e rinunciare a voler dormire lì: una protesta che nasce da una vicenda dai contorni complessi. A.G. è rimasta senza un lavoro, (faceva la badante) e ultimamente ha dormito anche in auto ma, adesso, vuole andare a vivere nel suo appartamento che aveva dato in uso a una famiglia. Non c’è, però, a quanto pare, un contratto di affitto regolarmente registrato. “Già nel 2015 ho fatto una denuncia ai carabinieri di Pinerolo – dice la donna – ma inutilmente. Non mi pagano più l’affitto e io devo dormire in auto. Voglio la mia casa”. Questa mattina A.G. dopo essere entrata nell’abitazione – con gli inquilini dentro - non voleva più andare via. “Resto con voi in questa casa, la mia casa. Datemi una brandina e io sto qui finchè non andate via”.  Poco dopo arrivano i vigili urbani di Pinerolo e la protesta si sposta davanti al portone della strada. “Da qui non mi muovo più. Rivoglio la mia casa”.  Dopo una lunga trattativa la donna accetta la proposta: dormire questa notte in una struttura religiosa. “Ma non finisce qui – prosegue A.G. – lo scriva pure, lo registri, se domani non ho un documento scritto dove quei signori si impegnano a lasciarmi la casa entro una certa data io ritorno qui davanti e nessuno mi convincerà più ad andare via.”

D.M.

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