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Video. Croce Rossa: nuova sede del Comitato di Vigone

 di Piergiacomo Oderda

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«Attenti, riposo!» I secchi comandi militari a cui sono avvezze le crocerossine, il corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, risuonano durante i festeggiamenti organizzati per celebrare l’inaugurazione della nuova sede del Comitato di Vigone, in via Torino 56. A lato dell’ex caseificio, gli ottoni della banda, guidata con fermezza da Roberto Navone, suonano la “Marcia della nuova divisa”, fronteggiati dalle majorettes in un’allegra coreografia coordinata da Martina Bertero. Il taglio del nastro è ad opera di Aurora, la bimba di uno dei 215 volontari del comitato. Il presidente, Giuseppe Michelangelo Grella, già nel gruppo fondatore il 4 giugno 1985, presenta i tre nuovi mezzi, due ambulanze donate dall’Unicredit e da un anonimo di Scalenghe e un pulmino attrezzato per il trasporto dei diversabili. Dopo la messa celebrata da don Roberto Debernardi, Grella invita sul palco i protagonisti di questi 32 anni di avventura. L’attenzione ai giovani traspare dai sette ragazzi che declamano i principi stabiliti nella ventesima Conferenza di Vienna (1965): umanità (portare soccorso ai feriti senza discriminazione), imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità. Domenico Tesio e Francesco Musso di Viotto di Scalenghe, a tutt’oggi volontari, testimoniano con i loro capelli grigi la loro presenza in quel fatidico 1985. Un applauso anche per Faletto, il primo istruttore. «I volontari sono cresciuti di numero in modo esponenziale così come gli impegni assunti grazie all’entusiasmo, all’impegno, al sacrificio». Sono i volontari il cuore dell’associazione e il ringraziamento va anche alle famiglie che li supportano ogni giorno. Ricorda i sindaci di allora e di adesso, Albino Lomello, presidente delle Opere Pie di Vigone. Rivolge infine «riconoscenza ai concittadini che hanno contribuito alla crescita della Croce Rossa con piccole e grandi donazioni». Un esempio sono le sorelle Bessone a cui è stato intitolato il salone destinato ai corsi. Antonino Calvano, presidente regionale della Croce Rossa, si sofferma sui volontari caduti in Siria, «le guerre non si sono attenuate negli anni». Quanto al territorio, sente che l’organizzazione si è preparata con passione all’evento, «la volontà forte di essere al servizio degli altri deve essere d’esempio per tutti i volontari della Regione. I volontari credono che c’è uno spazio ulteriore alla nostra volontà di fare il bene». La parola passa sindaci del 1985, Giovanni Vaglienti di Cercenasco rievoca simpaticamente una sorta di “egoismo personale”: «noi sindaci di allora avevamo un’infinità di richieste, di pressioni, di problemi da risolvere. Uno era il trasporto da e per l’ospedale». La Croce Rossa di Vigone era un aiuto per rispondere a queste richieste pressanti. Si rivolge all’attuale sindaco di Vigone, Claudio Restagno Ambrogio, «questa prestigiosa sede con l’associazione che la occupa non è patrimonio solo di Vigone ma è patrimonio e ricchezza di tutto il territorio circostante». Adriano Airaudo, allora sindaco di Villafranca, ricorda l’attività del distretto sanitario negli anni Ottanta, dove «si pensava di unificare le iniziative senza campanilismi». Elvio Rostagno, consigliere regionale, sottolinea «l’orgoglio del sistema piemontese sul tema della sicurezza sanitaria e ambientale, merito di tanti volontari che invece di passare la domenica al bar si impegnano per gli altri». Evidenzia il problema del ricambio generazionale. Riprende l’attuale sindaco di Vigone, «morirò nella convinzione che i campanilismi devono finire, il territorio si estende ai 45 comuni dell’area omogenea». La nuova sede per la Croce Rossa era un problema che si trascinava negli anni, dato che il comune di Vigone non aveva proprietà. Grazie all’impegno del Comune, della Croce Rossa e della Società San Matteo si è ottenuto «un risultato eccezionale, prova dell’importanza dell’apporto di ciascuno nella comunità». Il vicepresidente, Fabio Ainardi, con piglio imprenditoriale racconta i 2910 servizi svolti l’anno precedente, 915 come emergenza (risposta al numero telefonico 118, ora 112), 1225 in convenzione con l’Asl, 580 per utenti privati. Si sono superati i 133 mila chilometri, più del doppio rispetto al 1986 (102 mila chilometri nel 2001). Agguantiamo Grella per una breve intervista, tra salute, sociale, emergenza, giovani, sviluppo, aspetti dell’operato della Croce Rossa, individua l’eccellenza per il comitato di Vigone nell’andare nelle scuole a fronteggiare bullismo e cyber bullismo. Parte da qui il coinvolgimento di giovani leve, la proposta del corso che abilita alla figura del centralinista, al trasporto infermi, al trasporto in emergenza e allo svolgimento di attività sociali.

 

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