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Terremoti percepiti in Val Pellice e Chisone con epicentro in Francia

07/01/2013 17:58

Il 7 gennaio 2013 il distretto sismico delle Alpi Cozie ha registrato due eventi sismici, percepiti anche in Val Chisone e Val Pellice, senza danni sensibili e rilevanti problemi alla popolazione, con epicentri in Francia. Più in dettaglio, un primo sisma, con  magnitudo(Ml) 3.5 è avvenuto alle ore 05.20’23”  italiane (04.20.23 07/Gen/2013 - UTC), con coordinate 44.766°N, 6.636°E, ad 8.3 Km di profondità, il secondo terremoto si è verificato alle ore locali 10.10’.12”, ad una profondità di 9.7 Km, di magnitudo 2.1 e con coordinate 44.775°N, 6.669°E, Claviere è la cittadina ove si è percepito in modo più sensibile il sisma, tra le cittadine comprese entro un raggio di 10 km dall’epicentro.

Vi è da aggiungere che alle 09.58’00”  e 09.58’05”  del 7 gennaio si sono percepiti nelle borgate alte del Monte Vandalino, a Torre Pellice, due microsismi non registrati dalle stazioni sismiche, scosse d’assestamento e sussultorie, di durate rispettive di 2 e 3 secondi l’una. I sismi registrati e non sono stati preceduti da un aumento significativo di temperatura al suolo nelle ore notturne e da una variazione la sera del 6 gennaio dell’asse locale magnetico di declinazione di 5° ad Ovest, registrata non lontano dalle dismesse cave di ferro, ormai crollate, sempre sul Monte Vandalino. Infatti, le rocce contenenti ferro sono significativamente interessanti per lo studio dei precursori magnetici. Ovviamente tutto ciò è uno studio agli albori. La stazione d’osservazione dei precursori sismici, posta in una cantina di una borgata alta del Monte Vandalino, a Torre Pellice, che registra monitoraggi multiparametrici, per il progetto “Musica della Terra”, sostenuto dall’Associazione Culturale “Le Nuove Muse”,  ha registrato da oltre  un mese valori di radon notevolmente superiori alla media giornaliera, registrata in periodi in assenza di sismicità, valori che finora si sono sempre quasi azzerati qualche ora prima dei sismi locali (compresi entro 100 km di raggio). Ciò si allinea ad analoghe osservazioni effettuate dal ricercatore Giampaolo Giuliani in zona aquilana. Nessun allarme, dal gas radon ci si difende con l’arieggiamento quotidiano dei locali sotterranei e con sistemi suggeriti da architetti ed ingegneri. Ritornando ai sismi, tutti quelli locali finora studiati, non solamente quelli recentemente registrati, sono stati preceduti dall’agitazione di alcuni animali domestici (cani, gatti, galli), sempre in borgate alte del Vandalino e dall’agitazione di alcuni animali selvatici (specialmente uccelli rapaci), per i recenti sismi si è notato un  risveglio anomalo per la stagione di api, farfalle, moscerini, coccinelle. Importante è non confondere il normale abbaiare dei cani quando segnalano autoambulanze, campane, allarmi domestici, intrusi umani e non, dall’allarme pre-sismico, i linguaggi sono diversi, medesima osservazione si deve estendere agli altri animali, cambia la modulazione “musicale” del linguaggio.

Giovanna de Liso

 

Immagine dell’epicentro del sisma di maggior magnitudo del 7 gennaio 2013

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