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Quando a Pinerolo c’era anche il carcere… Che fine ha fatto il progetto di un nuovo carcere

17/05/2017 17:21

Mentre in Italia si continua parla di carceri al limite della capienza, ci chiediamo perché, invece di liberare detenuti, (causa mancanza di… posti letto, sovraffollamento) con vari escamotage giuridici, non si costruiscono nuove carceri? E parlando di carceri vi ricordate la vicenda grottesca del carcere di Pinerolo che è stato chiuso nel 1997 con la promessa che sarebbe stato ricostruito a Riva di Pinerolo? Come da tempo noi ricordiamo, Pinerolo, e il pinerolese, è stato barbaramente depredato dai nostri politici pinerolesi che in loco e/o a Roma, si sono dimostrati, politicamente parlando, degli autentici incapaci. Tutti. Non ne salviamo nessuno. Dire, oggi, di ricostruire il carcere a Pinerolo è come chiedere di riaprire il Tribunale di Pinerolo: missione impossibile. Una domanda la pongo ai nostri lettori: perché il carcere di Saluzzo non è stato chiuso? Anzi ne hanno poi costruito uno nuovo? E a Ivrea? Beh, ma noi siamo di Pinerolo?

Propongo la testimonianza di ex comandante del carcere di Pinerolo, Antonio Currao.

 

“Nel carcere di Pinerolo, sono giunto dalla casa circondariale "Le Nuove" di Torino con il grado di  vice brigadiere: avevo 21 anni.  Nel carcere di Pinerolo ho trovato un ambiente armonioso sia da parte del personale che dei detenuti. All'interno di questa piccola struttura vi era di tutto; sala cinema, biblioteca, cappella, locale barberia, scuola elementare, sala giochi, infermeria, cucina detenuti, mensa agenti, caserma agenti, alloggio di servizio del comandante, ufficio matricola ed altri uffici. La gestione di questa struttura era gestita dal maresciallo maggiore scelto Colle Piero che lo ricordo affettuosamente come persona vicina sia al personale che ai detenuti. Le domeniche pomeriggio veniva proiettato un film a piacere, scelto dai detenuti, i quali aspettavano con entusiasmo questo momento. Il sabato e il martedì si svolgevano i colloqui con i famigliari. Durante gli altri giorni, nell'orario mattutino, i detenuti seguivano le lezioni scolastiche, tenute, all'epoca, dal maestro Giorgio D'aleo. Uomo e insegnate sempre disponibile ad aiutare tutti coloro che frequentavano le lezioni. Ricordo anche che il sabato pomeriggio, nella cappella, veniva celebrata la santa messa da don Mario Lisa che, dopo la sua morte, venne sostituito da padre Dante del Convento dei frati di Pinerolo. Durante tutti gli anni trascorsi nel carcere di Pinerolo, io e tutti gli agenti, (prima di custodia e successivamente polizia penitenziaria) abbiamo sempre ricevuto con affetto la stima dei cittadini pinerolesi. Nel 1991 e fino al la chiusura1997 sono stato comandante di questa struttura che orgogliosamente ne parlo ancora oggi. Il carcere di Pinerolo era un modello per molti e in particolare per il grande rispetto reciproco che si era instaurato tra detenuti e agenti. Strutture come quella che era a Pinerolo dovrebbero esisterne ancora in molte città in quanto la dignità dei detenuti deve essere rispettata e non calpestata come oggi avviene”.
In una foto “anni ‘80” alcuni agenti e ex, davanti all’ex carcere di Pinerolo

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