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Con Stefano Faravelli una riflessione sulla foresta come luogo dell’immaginazione attiva

15/01/2020 16:31

Stefano Faravelli, pittore, scrittore, orientalista e autore di carnet, ha incontrato, questa mattina, studenti del biennio del Liceo Artistico di Pinerolo nell’ambito di “Verde Stupore”, una riflessione sulla foresta come luogo dell’immaginazione attiva  

CuneoVualà, la manifestazione dedicata alla forma d’arte dei carnet de voyage della Fondazione Peano, in collaborazione con il Liceo Artistico Buniva con il coordinamento della professoressa Monica Bruera, ha avviato una serie di incontri formativi con l’autorevole guida di Stefano Faravelli, pittore, scrittore, orientalista e autore di carnet esposti in diverse città del mondo.

Stefano Faravelli, non solo insignito a Clermont Ferrand del Grand Prix du Carnet de Voyage 2017 per il miglior carnet dell’anno ma autore dell’inedito taccuino di viaggio in Etiopia su committenza di una multinazionale italiana in vista della costruzione della più grande diga del mondo - presentato in anteprima sulle pagine de “La Lettura” supplemento del Corriere della Sera del 12 gennaio 2020 – ha commentato le pagine di un’altra sua opera: il celebre taccuino sulla foresta del Madagascar (“Verde Stupore”, edito da Edt, 2016) unitamente ad una serie di fogli del carnet sulla Terra del Fuoco. 

 “Il taccuino che ho presentato agli studenti del Liceo Artistico Buniva - dice Stefano Faravelli – è una riflessione sul valore spirituale e filosofico della foresta. Al-ghabat, in arabo, la Foresta come custode di segreti, di immagini ed emozioni antiche, che ho letteralmente ri-conosciuto in Madagascar, ma che mi hanno accompagnato fin dalla mia infanzia”. 

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