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La comunità “Terra e gente” e Franco Fischetti con Alfonso Malcangi

23/09/2020 9:04
Cascina Penseglio, borgata Pratorotondo, Albugnano (At). Incontriamo Franco Fischetti, dopo aver assaggiato nell’agriturismo alcuni antipasti e un piatto di agnolotti da sogno nella più viva tradizione piemontese, valorizzata dalle note del vino Freisa. La comunità “Terra e gente” è stata fondata nel 1964 da un cappuccino, padre Elio, tra i primi a comprendere come la chiesa dovesse innanzitutto essere “in uscita”. Dal 1972, Franco condivide il progetto di “occuparsi di casi disperati a Torino”, gente che non aveva lavoro, casa come gli emigrati”. Sorride sornione, guardando il suo interlocutore, Alfonso Malcangi, emigrato da Corato (BA) a Torino, anche Franco ha il padre originario di Monte Sant’Angelo (FG). Fischetti sceglie l’agricoltura, “ci sembrava un ambiente che avesse bisogno di importanza, da dove arriva il cibo che mangiamo?”. Negli anni Settanta, si assisteva all’esodo dalla campagna alla città, molti hanno interpretato questa scelta come una fuga, “siete scappati dai problemi”, erano gli anni della contestazione. Eppure, Franco è convinto che dalla campagna si riuscisse ad avere un altro punto di vista, “una maggiore chiarezza”, “vivendo del nostro lavoro e interessandoci ai problemi sociali e internazionali”. Fondano un comitato per il Nicaragua, “un prete del Salvador è in contatto con noi e viene spesso a trovarci”. Acquistano una casa a Pino d’Asti “per far stare persone in difficoltà ma non riuscivamo ad aiutarli più di tanto”. Incomincia a lavorare la terra, ricevendo “input interessanti” dalla facoltà di Agrari di Milano. Diventa consapevole che “un certo tipo di agricoltura poteva essere pericolosa per la salute dell’ambiente e abbiamo avuto ragione!”. Sceglie di cercare rimedi naturali, alternativi ai pesticidi, di “creare un rapporto con le piante” in vigneti in affitto. Nel 1984, comprano Cascina Penseglio, “isolata, senza confini pericolosi per chi usa un eccesso di prodotti chimici”. L’idea era di comprare “non tanto per noi ma per cercare un posto dove altri potessero trovare un modo di esprimersi, di lavorare. Si è messo in contestazione il concetto di proprietà privata, “la cascina non è nostra, la compriamo come cooperativa, chi vuole entrare ne diventa proprietario, responsabile come tutti”. Si pratica agricoltura biologica, pannello solari riscaldano l’acqua, “si lavora per una società ed un ambiente migliore”. Cita le sue letture dai testi d un professore di botanica, Stefano Mancuso (“La nazione delle piante, Laterza, 2020). “Le piante hanno i sensi come noi solo che gli organi sono disposti in modo diverso”. Vivono sulla terra da parecchi milioni di anni mentre noi ci siamo da trecento mila anni, “hanno un’esperienza più ampia e profonda!”. Le piante potrebbero scrivere una Carta dei diritti degli esseri viventi, hanno il diritto di migrare. Con il cambiamento climatico, “certe specie di piante si spostano verso altitudini maggiori, dove prima non c’erano, anche di quattrocento metri”. A Cascina Penseglio, fino al lockdown si organizzavano conferenze – dibattito sui temi della fede, nel salone dedicato c’è un espositore con varie riviste tra cui “Viottoli” della Comunità di Base di Pinerolo, “Il Gallo”, “Adista”. Si organizzavano visite di scolaresche e Franco si stupiva che i ragazzi osservassero razzolare i polli con curiosità, abituati a vederli nei supermercati, senza testa e senza piume.
Nella foto a sinistra Franco Fischetti, a destra Alfonso Malcangi
 
Piergiacomo Oderda
 

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