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Gonin e Macchiati assolti dal collegio di garanzia del CONI. La verità è emersa

24/06/2022 18:57

Dopo una pesante sospensione della Federazione Sport Ghiaccio

 Gonin e Macchiati assolti dal collegio di garanzia del CONI

La lettera di Eros Gonin e le precisazioni su una vicenda che avrà dei risvolti molto interessanti

"Nel recente passato sono circolate informazioni poco chiare in merito alla nostra sospensione da tutte le attività della Federazione Italiana Sport Ghiaccio di EROS GONIN e della Presidente e Direttore Tecnico del Curling Club Pinerolo LUCILLA MACCHIATI.   

Purtroppo si tratta di una vicenda ampiamente strumentalizzata, che si è conclusa con l’accoglimento ed il riconoscimento del ricorso che ha totalmente annullato le sospensioni di per 6 e 3 mesi rispettivamente applicate dal primo grado della giustizia sportiva. La decisione di annullamento è stata presa dalla Terza sessione del Collegio di Garanzia del CONI (il terzo ed ultimo grado di giudizio a livello sportivo).

  Siamo stati entrambi rispettosi delle sentenze iniziali, ma ritenendole inique, le abbiamo impugnate secondo i regolamenti federali per far riconoscere l’ingiustizia subita ed, alla fine, abbiamo vinto la nostra lunghissima “battaglia”, pur sostenendo dei costi economici significativi.

Ebbene, le sentenze, ormai scontate (nella giustizia sportiva abitualmente non esiste la sospensione della sentenza se si ricorre agli organi superiori) sono ora state annullate.

La giustizia sportiva era stata attivata da un esposto da parte del presidente del C.R. Piemonte a Laura Muzzarelli, neo rappresentante legale dello Sporting Club Pinerolo, la quale aveva coinvolto prima Macchiati e poi Gonin.

 Gli avvocati della nostra difesa hanno istruito la pratica partendo dall’acquisizione di dichiarazioni da parte di Laura Muzzarelli, Nikita Dal Zotto e Alida Massa rispettivamente Presidente, Consigliere e segretaria amministrativa di Sporting Club Pinerolo relativi ad altro e diverso procedimento e contestuale revoca di audizione dei testi in contraddittorio, con una palese violazione dei diritti di difesa oltre al superamento dei termini processuali. Nei motivi di reclamo è stata evidenziata l’inattendibilità di varie versioni della Muzzarelli e la sua scarsa credibilità. Versioni che hanno portato Gonin e Macchiati a dimostrare di fronte al Collegio di Garanzia l’estraneità ai fatti loro attribuiti da parte dei due gradi di giustizia della Federazione Italiana Sport Ghiaccio.

 Curioso, poi dover constatare che nel quadriennio gli unici tre interventi riguardanti la Federazione Ghiaccio impugnati di fronte al Collegio di Garanzia del CONI abbiano visto soccombere le tesi degli organi di giustizia federali.

Unito a questo è da sottolineare una precedente mia sospensione nel 2019 di due mesi con indagini partite per un’email inviata dal Presidente nazionale federale Andrea Gios ad inizio agosto del 2016 verso il CONI. Questa sentenza non ha potuto essere impugnata di fronte al CONI in quanto la condanna è stata inferiore a 90 giorni.

Si sono aggiunti altri due esposti da parte del Viglianisi ed entrambi archiviati nonostante un incarico assegnato al Dott. Ferrazzano commissionato da parte della stessa Federazione per una relazione tecnica informatico-forense per dimostrare il ricevimento di documenti alla mia email da parte della segreteria degli organi di giustizia. 

     Per concludere, le richieste, anche formali, al Presidente Gios ed al Consiglio Federale di revisionare il Regolamento di Giustizia e rimaste “lettera morta”.

    La mia vuole essere una riflessione utile per far scoccare una scintilla. La mia vita è stata dedicata allo sport, vissuto intensamente prima come atleta dilettante, poi professionista, successivamente istruttore, allenatore e, infine dirigente sportivo societario e federale mi mettono nella condizione di ragionare in maniera serena. E come la mia, su percorsi diversi, quella di Lucilla.    

Non abbiamo nulla da temere ormai, né da sperare.

  Non abbiamo rendite di posizione da difendere, né cariche da inseguire.

  Non sono mai stato e non volevo essere un professionista della politica, intendevo solo rappresentare le associazioni che mi hanno democraticamente eletto: non ho potuto farlo.

  Siamo però sereni con la nostra coscienza, orgogliosi del nostro percorso di vita trasparente e questo ci ripaga."

 

Eros Gonin

Nella foto Eros Gonin

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