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Terroristi di Hamas: È in corso una guerra di religione. Vogliono sterminare gli ebrei

27/10/2023 8:29

Terroristi di Hamas e Israeliani. Lo scontro è di carattere religioso

di Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it 

A Pinerolo, nei giorni scorsi, ho assistito a due manifestazioni pro Palestina con il sostegno di una parte della sinistra più radicale. Erano presenti, infatti, alcuni rappresentanti di “Potere al Popolo”, “Rifondazione Comunista”, “Sinistra anticapitalista”.  Se mai fosse necessario, queste manifestazioni, sono la prova di quanto sostiene la scrittrice Lia Levi in una intervista a “La Stampa”: “La sinistra italiana è storicamente anti-americana considera ancora gli ebrei come i cattivi”.  “L’antisemitismo cresce anche in Europa corriamo il rischio di una nuova Shoah”

Ognuno è libero di manifestare liberamente le proprie ragioni, ci mancherebbe, ma in contesto attuale, in una tensione crescente, non solo nei paesi arabi, la via migliore è quella di non fomentare l’odio tra le parti. I morti innocenti dei civili israeliani sono come i morti innocenti dei civili palestinesi. Non esistono morti di serie A e morti di serie B. Tutte vittime. C’è, però, un fatto temporale che non si può negare. La bestialità dei terroristi di Hamas che hanno fatto il tiro al bersaglio contro innocenti. Tiro al bersaglio. La crisi di questi giorni, in quella terra martoriata, ha origine il 7 ottobre 2023 quando bestie umane hanno trucidato, violentato, ucciso, portato via, come scudi umani, bambini, uomini, donne anziani.

Lo scontro tra palestinesi e israeliani, ormai in corso da decenni, dal 1948, dalla nascita dello stato d’Israele, è, in realtà, una guerra di religione mai dichiarata e, riportando sempre le parole di Lia Levi: “I terroristi di Hamas non hanno detto: abbiamo ucciso tot israeliani. Si sono vantati di aver ucciso degli ebrei”.

Anche la scrittrice e poetessa Edith Bruck, che ha subito la Shoah, sopravvissuta ad Auschwitz, sempre su “La Stampa” esprime la propria preoccupazione e afferma: “vedo nei bambini uccisi l’orrore di allora. Piango tutte le vittime, anche quelle palestinesi, ma l’antisemitismo sta crescendo. L’unica soluzione è quella dei due Stati. Se continua così queste terre serviranno solo a seppellire i morti.”

Credo che la miglior manifestazione da fare sia quella contro la guerra, a favore della pace. Per chi ama la pace non può che piegarsi difronte al grande dolore vissuto, e che ancora  si vive, nel contare le vittime civili israeliane e palestinesi. Fermo restando che i terroristi di Hamas non amano il proprio popolo poichè lo sta portando sempre più verso un disastro umano senza pietà. I terroristi di Hamas non sono i palestinesi, non possono rappresentarli.  Gli stessi palestinesi vivono nel terrore di Hamas. 

I palestinesi, come gli israeliani, gli ebrei, sono le prime vittime di Hamas.

Le vere manifestazioni di pace si fanno portando in una mano la bandiera palestinese e nell’altra mano quella israeliana. Diversamente non ci sarà mai la pace ma sempre un crescente odio. 

Purtroppo troppo, in fretta, ci si dimentica della Shoah, l’olocausto.  Io sono vicino al popolo ebraico che ancora una volta deve subire azioni indegne come quelle di uomini assetati di sangue che sono entrati nelle case, hanno ucciso, sgozzato, portato via degli innocenti. Hamas peggio delle bestie, proprio come i nazisti. 

La mia vicinanza va al polo palestinese, vittime anche loro della furia bestiale di Hamas.

Una cosa è certa: due popoli, due stati. Stato di Israele e stato della Palestina.

Shalom

Nella foto la manifestazione di sabato 21 ottobre a Pinerolo

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