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Scuola di Mascalcia di Pinerolo. Cade a pezzi. Ritrovo dei senza casa.

I fabbricati dell’ex “Scuola di Mascalcia” ospitano ancora clandestini. La vera storia della città di Pinerolo ridotta in macerie. E’ stato veramente triste entrare nei fabbricati di viale Mamiani a Pinerolo, nell’area dell’ex “Scuola di Mascalcia”, il cuore della storia della cavalleria, insieme al “Nizza Cavalleria”, della storia della città di Pinerolo. La “Scuola di Mascalcia” militare di Pinerolo era un vanto per l’Esercito Italiano, per l’Italia. Era un fiore all’occhiello. In questa scuola sono transitati migliaia di militari, non solo italiani ma anche quelli provenienti da vari Paesi del mondo giunti a Pinerolo per imparare l’arte della mascalcia e non solo. (Pensate che beneficio per l’economia locale). In questi fabbricati c’erano anche le infermerie dei cavalli con gli ufficiali dell’Accademia Veterinaria di Pinerolo in via Stefano Fer (chiusa anche questa...) che offrivano le loro competenze e imparavano come curare e amare gli animali, i cavalli. E’ stato doloroso, per chi scrive, vedere uno scempio simile. Triste anche perché, da militare, ho avuto il piacere di vedere tale scuola a pieno regime, operativa in maniera eccellente, straordinaria. Lo ammetto, mi ha fatto male. Eppure quando ho deciso di entrare in questi luoghi, seguendo il percorso che avevo visto fare da alcuni extracomunitari, gente senza casa, mai avrei immaginato di vedere uno scempio simile. Le foto che vedete in questa pagina non rendono giustizia alla realtà. La natura ha recuperato i suoi spazi e l’uomo ha distrutto ciò che aveva costruito. Immondizie ovunque, escrementi umani presenti anche nelle stanze dell’abitazione che era a disposizione del comandante. Nei vari fabbricati si trovano, a terra, le guaine, i tubi, ove scorrevano i fili della luce. I fili di rame, ovviamente, sono stati portati via. Così come alcuni abbeveratoi di pietra, rubinetti, lavandini e tutto ciò che può essere riciclato. Perchè non recuperare parte di questi fabbricati, che hanno una bellezza anche estetica, storica, con le sue stalle e i box di inizio ‘900? E’ chiaro che la colpa di questa situazione non la possiamo far ricadere sull’attuale amministrazione comunale. E’ anche vero che la fuga dei militari da Pinerolo è avvenuta anche a causa di molti politici pinerolesi di sinistra che dagli anni ’70 in poi volevano cacciare i militari. Ricordate i cortei e le scritte sui muri: “via i militari da Pinerolo”? Io li ricordo, così come ricordo i nomi e i volti di chi urlava lo slogan e che ho poi visto seduto sui banchi sia del consiglio comunale che di giunta. E ancora oggi, alcuni di questi, li vedo durante i consigli comunali. 

foto 1e 1°. La palazzina comando

foto 2. Vista dalla terrazza ovest dell’ex abitazione del comandante

foto 2  e 2a. Le scale utilizzate come ingresso e uscita utilizzate dai “senza casa”. Gli accessi sono dal lato stazione ferroviaria e dai binari della linea Pinerolo-Torre Pellice.

Foto 3 e 3a. La Fucina e sulla porta un ferro di cavallo. L’ultimo.

Foto 5. La natura ha fatto il suo corso.

Foto 7 e 7a. Il reparto fucine e una targa sbiadita

Foto 8 e 8a. Ciò che erano le fucine ove mani sapienti ed esperte forgiavano i ferri di cavallo.

Foto 9 e 9a. L’ingresso della “Scuola Mascalcia” ostruito dalle piante

Foto 10. La zona dell’infermeria e stalle

Foto 11. Meravigliosi box

Foto 12 e 12 a. Infermeria quadrupedi

Foto 13. Tra i box infissi in legno accatastati

Foto 14 e 14 a. Anche un micino morto

Foto 16 e 16 a. Questo è il rispetto per chi ha donato la sua vita per la Patria? Una targa gettata a terra e calpestata. “Aula Medaglia d’Oro alla Memoria Ten. Vet. dott. Villy Pasquali. (Avrei voluto portarla via ma il rischio era quello di essere accusato di furto. Può accadere anche questo... Qualcuno, autorizzato, lo faccia. Lo conservi. (D.M.).

Foto 17 e 18. Escrementi umani... 

Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

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